Prima di scoprire come cucinare i fasolari ecco una breve panoramica.
Il fasolaro (nomenclatura binomiale La conchiglia presenta all’interno un frutto di colore bianco e un robusto
muscolo rosso, detto “piede”, che fuoriesce dalle valve consente al mollusco di spostarsi, ancorarsi o semplicemente insabbiarsi in caso di pericolo.
Si tratta di un mollusco bivalve marino, appartenente alla famiglia dei Veneridae.
Esso presenta un guscio formato da due valve unite da una cerniera, che si aprono e chiudono mediante due muscoli adduttori per consentire il filtraggio delle acque.
La conchiglia è spessa, ovale e lucida, con margine liscio.
Ha una colorazione esterna di un bel colore marrone rosato con striature concentriche sul lato esterno di colore marrone rossastro e bande radianti.
All’interno, invece, la conchiglia è di colore bianco, con sfumature simili a quelle della porcellana.
La conchiglia presenta all’interno un frutto di colore bianco e un robusto muscolo rosso, detto “piede”, che fuoriesce dalle valve e consente al mollusco di spostarsi, ancorarsi o semplicemente insabbiarsi in caso di pericolo.
Il fasolaro è presente nel Mediterraneo e nelle coste atlantiche, dal sud delle isole britanniche fino al Marocco.
Si nutre di plancton e vive infossato nei fondali sabbiosi o con piccoli ciottoli in acque pulite fino ad una profondità di circa 200 metri.
È raro trovarlo su litorale.
In Italia viene pescato soprattutto nella zona alta del mar Adriatico, in particolari zone del mar Tirreno e lungo le coste laziali.
Gli esemplari più grandi misurano fino ad 11 cm, ma comunemente le dimensioni del mollusco si attestano sui 6-8 cm.
La legge italiana impone che i fasolari pescati e messi in commercio abbiano una dimensione non inferiore a 6 cm.
Il fasolaro è un organismo filtratore.
In quanto tale, se le acque in cui vive non sono pulite, potrebbe veicolare virus e batteri.
Per questo motivo è indispensabile acquistare dei fasolari che siano forniti di un cartellino riportante il marchio sanitario CEE e la relativa rintracciabilità.
Acquistare dei fasolari freschissimi che abbiano il marchio di garanzia CEE.
Verificare che i molluschi profumino di mare e che siano ben chiusi.
Scartare quelli che presentano il guscio scheggiato o rotto.
Meglio sceglierle di dimensioni medie che per legge non devono essere inferiori a
Gli esemplari più grandi hanno carni dure e gommose
Immergere i fasolari in un contenitore pieno di acqua fresca salata per alcune ore, cambiando acqua e sale più volte.
A questo punto, molti cuochi cucinano i fasolari lasciandoli aprire in padella, a fuoco vivace, assieme ad aglio, prezzemolo e vino bianco.
Poi, li sgusciano ed utilizzano il liquido di cottura filtrato.
A nostro parere, però, l’immersione in acqua salata, seppure prolungata, non riesce a spurgare del tutto i fasolari, in modo da eliminare tutta la sabbia accumulata internamente.
Pertanto, riteniamo che sia necessario aprirei fasolari a crudo con uno spelucchino o un coltello da ostriche
(dalla lama corta e resistente) inserito nella fessura tra le valve.
Lo si fa ruotare fino ad incidere i muscoli adduttori.
Continuando a girare la lama, le due valve si apriranno.
Una volta aperto il fasolaro e reciso i muscoli adduttori, eliminare la valva superiore, la pellicina di colore grigio che ricopre il frutto e la sacca intestinale scura che contiene della sabbia.
Poi, lavare con cura il mollusco interno e staccarlo dalla valva inferiore.
Pestare il corallo rosso (o piede) con un martello da cucina o un batticarne per ammorbidirlo.
Gli esemplari più grandi vanno, invece, schiacciati nella loro interezza per renderli più morbidi.
Infine, occorre sottolineare che alcuni consumano i fasolari crudi (come avviene anche per altri frutti di mare).
Noi consigliamo di evitarlo perché, essendo organismi filtratori, potrebbero essere venuti a contatto con acque inquinate e provocare ,quindi, patologie anche gravi.
Per lo stesso motivo preferiamo buttare l’acqua contenuta nei gusci.
Se, però, si desidera ugualmente di gustare i fasolari crudi, è importantissimo che, prima dell’utilizzo, essi restino nel freezer per almeno 96 ore, alla temperatura di -18°C.
Vi sono molti modi di cucinare i fasolari, che necessitano di cotture brevi per evitare che diventino duri e gommosi.
Essi possono essere utilizzati anche in zuppe o sauté oppure possono essere l’ingrediente principale o uno degli ingredienti nella realizzazione di primi piatti a base di pasta, di riso o di cereali.
Noi abbiamo selezionati alcuni metodi di cottura.
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