Lavorare un impasto significa manipolare una o più sostanze solide (per esempio la farina, il lievito, il sale etc.), con l’aggiunta di sostanze liquide (per esempio acqua, uova o altro) al fine di ottenere un impasto omogeneo.
Durante la lavorazione si svilupperà il glutine, che è una sostanza lipoproteica che si origina dall’unione, in presenza di acqua ed energia meccanica, di due tipi di proteine: la prolammina (gliadina per il frumento) e la glutenina.
Esse sono delle proteine insolubili che conferiscono alla farina delle proprietà viscose ed elastiche, sfruttate durante la panificazione e la lavorazione dei prodotti da forno al fine di ottenere un impasto elastico ed estensibile.
Inoltre, la manipolazione degli ingredienti aiuta a distribuire in modo omogeneo i gas prodotti dal lievito all’interno della pasta.
A seconda della ricetta, si può iniziare a lavorare un impasto all’interno di una ciotola oppure direttamente sulla spianatoia.
Nel primo caso, l’impastamento è veloce e non dovrebbe durare più di 2 minuti.
La lavorazione dell’impasto sulla spianatoia o su una superficie antiadesiva può essere protratta per tempi più lunghi.
Riportiamo in successione le fasi della lavorazione di un impasto:
– Setacciare la farina, se previsto dalla ricetta.
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