La vaniglia è una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidaceae.
Essa comprende un centinaio di specie, delle quali la più famosa è l’orchidea “Vanilla planifolia”, da cui si ricava la vaniglia.
La specie, originaria del Messico, oggi viene coltivata nella maggior parte delle regioni tropicali umide del mondo.
I suoi frutti, comunemente chiamati baccelli di vaniglia, sono una delle spezie più aromatiche e trovano grande spazio nella pasticceria internazionale, che li utilizza per profumare ed insaporire creme, mousse, budini e tanto altro ancora.
Si tratta di una capsula lunga 10-15 cm con la parte inferiore appuntita, che contiene al suo interno migliaia di minuscoli semi scuri.
Essa viene raccolta ancora verde per evitare che a maturazione avvenuta il baccello, esplodendo, disperda i semini nell’ambiente.
La vaniglia più apprezzata è quella dell’isola di Bourbon, poi chiamata isola Réunion, che si trova nell’Oceano indiano.
Altre varietà sono la vaniglia Tahiti dal profumo speziato con note aromatiche alla prugna e la vaniglia Pompona per lo più adoperata per profumare bevande alcoliche.
Entrambe le varietà sono considerate dagli intenditori inferiori alla vaniglia Bourbon.
Avvolgere i baccelli di vaniglia in uno o più fogli di alluminio, quindi inserirli in un contenitore a chiusura ermetica e riporlo in un luogo fresco, buio e asciutto.
Conservare i baccelli di vaniglia nella dispensa per non più di 6 mesi, per evitare che inizino a seccarsi perdendo il loro aroma.
La conservazione in frigorifero o nel freezer non è, invece, indicata, in quanto le temperature basse possono diminuire le proprietà organolettiche e l’aroma della vaniglia.
In commercio è possibile acquistare nei supermercati o nei negozi specializzati in prodotti per pasticceria:
Mentre la vaniglia è un prodotto naturale al 100%, la vanillina è un aroma per dolci ottenuto per sintesi chimica in laboratorio.
Essa ha un prezzo decisamente più basso rispetto a quello del baccello di vaniglia.
Essendo un prodotto poco costoso, il suo utilizzo è molto diffuso nell’industria alimentare sia nei prodotti da forno sia nella gelateria sia nelle bibite.
La vanillina rilascia un’inconfondibile e delicata fragranza.
In commercio si trova sotto forma di polvere bianca venduta in bustine o in fialette contenenti un liquido da utilizzare in gocce oppure in pasta preparata con estratto di vaniglia.
Se la ricetta non prevede che anche i baccelli vuoti della vaniglia vengano lasciati in infusione, inserirli in un barattolo di zucchero con chiusura ermetica.
I baccelli rilasceranno il loro aroma di vaniglia allo zucchero, che potrà essere adoperato per la preparazione di dolci e dessert oppure come dolcificante per latte e/o caffè.
La “Vanilla planifolia”, fu importata dal Messico nell’isola Bourbon all’inizio del XIX secolo.
In quel tempo, l’isola era sotto la dominazione francese e ben presto i francesi estesero la coltivazione della vaniglia nel Madagascar (circa 1880) e nelle isole vicine.
La vaniglia Bourbon è ricca di oli essenziale ed è apprezzata soprattutto per il tasso di vanillina compreso tra 1,6 e 2,4%, che è il più alto in natura.
Ha un aroma ed un profumo floreale particolarmente gradevole, dovuto alla vanillina glucoside, un composto chimico inodore che, dopo la raccolta e al fermentazione dei baccelli, si trasforma in vanillina libera, dal sapore simile al cioccolato dolce e dalla profumazione estremamente aromatica e dolciastra.
Se sul baccello si trova una polvere bianca cristallizzata, non buttarlo ritenendolo ammuffito.
La polvere è un indice significativo del fatto che il baccello è di ottima qualità, giacché la vanillina contenuta nel suo interno è trasudata all’esterno.
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