I Tenerumi al Pomodoro sono un piatto tipico della cucina povera siciliana, quando si cercava di utilizzare tutto ciò che era commestibile.
I tenerumi sono le foglie tenere di una particolare zucchina, chiamata in botanica “Lagenaria longissima”, una pianta rampicante appartenente alla famiglia delle Cocurbitaceae.
La “zucchina lunga” (in dialetto siciliano “cucuzza longa”) è una zucchina lunga e stretta, molto tenera, che viene conosciuta anche con il nome di “zucchina serpente”.
Viene coltivata quasi esclusivamente in Sicilia, a partire dal mese di Aprile.
Cresce in pergole, in modo che via via che si allunga la zucchine possa pendere verso il basso.
Per questo motivo la pianta viene anche chiamata “zucca a pergola”
La crescita è molto veloce e nell’arco di 2-3 mesi può raggiungere e superare di molto la lunghezza di un metro.
La raccolta delle “cocuzze longhe” avviene da Giugno a Settembre, ma le foglie, ovvero i tenerumi, possono essere raccolti a partire da Maggio.
Le foglie più tenere vengono consumate come contorno, come condimento della pasta o miste ad altre verdure.
Hanno una consistenza vellutata ed una volta cotte un gusto squisito che nulla ha da invidiare a pietanze più elaborate.
Una delle ricette più apprezzate della cucina della Sicilia occidentale è la “Pasta con i tenerumi“.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
6 mazzi di tenerumi (all’incirca 700 g), 500 g di pomodori da salsa maturi, 2-3 spicchi d’aglio, olio extravergine d’oliva, sale, pepe e peperoncino fresco.
COME PREPARARE I TENERUMI AL POMODORO
Selezionare le foglie della zucchina lunga ed eliminare quelle rovinate o in cattive condizioni.
Scegliere le foglie più tenere ed eliminare i filamenti dei gambi delle foglie più grandi.
Lavare i tenerumi ripetutamente in un contenitore, giacché inizialmente a contatto con l’acqua le foglie produrranno una caratteristica schiuma.
Continuare a sciacquarle fino a quando l’acqua risulterà limpida.
Portare a bollore dell’acqua leggermente salata e lasciarvi bollire i tenerumi per 10 minuti dalla ripresa del bollore.
Scolarli, strizzarli e tagliarli a listarelle, poi metterli da parte.
Sciacquare i pomodori con cura, quindi rimuovere i gambi ed i peduncoli.
Praticare un’incisione a croce sulla parte opposta al picciolo.
Scottarli, 3-4 alla volta, per qualche secondo in acqua bollente.
Non prolungare il tempo di immersione in quanto i pomodori non devono cuocere.
Sgocciolarli con una schiumarola ed immergerli in acqua fredda in modo da bloccare la cottura e poterli maneggiare.
Privarli della pelle pressandola tra il pollice e la lama di un coltellino.
Tagliarli a metà ed eliminare i semi ed il liquido di vegetazione.
Ridurli, quindi, in piccoli cubetti regolari o in filetti.
Scaldare un po’ d’olio in una capiente padella e lasciarvi rosolare gli spicchi d’aglio, senza che prendano colore.
Aggiungere i pomodori ed il peperoncino.
Lasciarli cuocere a fuoco medio per 10 minuti, poi eliminare l’aglio.
Unire i tenerumi ed aggiustare di sale e di pepe.
Lasciare insaporire i tenerumi con pomodoro per qualche altro minuto, aggiungendo al bisogno qualche cucchiaio d’acqua calda.
A cottura ultimata, trasferire i tenerumi su un piatto da portata.
A proprio gusto, servire i tenerumi al pomodoro caldi o freddi.
I tenerumi in Sicilia vengono chiamati “caddi ri cocuzza” o “tàddi di cocuzza”, in Campania “talli di zucca” ed in Puglia “ciùmm du cucozz”.
Il termine “tenerume” sta ad indicare un “insieme di cose tenere ,[…], la parte tenera di qualche cosa, specialmente di sostanze commestibili” (da Vocabolario Treccani).
I tenerumi contengono glucidi, lipidi e protidi.
Sono anche una buona fonte di sodio, potassio, ferro, calcio e fosforo.
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