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Gelatina di Pompelmo

La Gelatina di Pompelmo è una preparazione molto facile da realizzare che prevede l’utilizzo di due semplici ingredienti, il pompelmo e lo zucchero. Una coccola dolce/amara da gustare semplicemente sul pane tostato o per arricchire ed accompagnare un tagliere di formaggi stagionati.

Ricetta Gelatina di Pompelmo

di FraGolosi

Categoria: Dispensa

Tempo totale: 30 min

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  • Tempo di preparazione
    Tempo di Preparazione 15 min più tempo di sterilizzazione dei barattoli
  • Tempo di cottura
    Tempo di Cottura 15 min
  • Difficoltà
    Difficoltà Facile
  • Costo
    Costo Basso
  • Cucina
    Cucina Italiana

INGREDIENTI

1 kg di succo di pompelmo, 900 g di zucchero.

PREPARAZIONE

Lavare i pompelmi e spremerne il succo.
Pesarlo e versarlo in una pentola dai bordi alti assieme allo zucchero.
Amalgamare il composto a freddo e mettere su fuoco vivace, fino al momento in cui raggiungerà il punto di gelificazione.
Ciò avverrà dopo circa 3-15 minuti dall’inizio dell’ebollizione.
Togliere la pentola dal fuoco ed immergerne rapidamente il fondo in acqua fredda, in modo da arrestare la cottura.
Lasciare leggermente intiepidire la gelatina di pompelmo e versarla in barattoli di vetro, precedentemente sterilizzati assieme ai coperchi, mediante bollitura, e perfettamente asciugati prima dell’utilizzo.
Riempire i barattoli un po’ al di sotto del bordo.
Appena tutti i barattoli saranno colmati di gelatina, pulirne il bordo con un panno umido.
Sbatterli, quindi, leggermente sul piano di lavoro, in modo da fare assestare il tutto.
Tappare ermeticamente i barattoli e capovolgerli, tenendoli in questa posizione fino a quando si raffredderanno.
Riportarli nella posizione di partenza e conservarli nella dispensa.

NOTA

Una Direttiva europea sancisce la distinzione tra “marmellata”, “confettura” e “gelatina”: la prima è un prodotto a base di agrumi ((arancia, limone, mandarino e, più raramente, cedro, pompelmo, clementina e bergamotto), la seconda viene preparata con qualsiasi altro tipo di frutta (o, in qualche caso, di verdura), la terza è prodotta dal succo di frutta senza polpa o buccia.
Nel linguaggio quotidiano, però, si continuano a chiamare marmellate tutti i preparati a base di frutta e zucchero, considerando sinonimi i termini “marmellata” e “confettura”.
Per questo motivo e, soprattutto, per facilitare la ricerca dei visitatoti, continueremo anche noi a chiamare questi prodotti “marmellate”.
Distingueremo, invece, le gelatine.

AVVERTENZE GENERALI

La quantità di zucchero è da mettere in relazione alla frutta impiegata.
Essa dipende dalla dolcezza o acidità dei frutti scelti per la preparazione di marmellate o confetture.
Per tradizione le marmellate fatte in casa vengono preparate aggiungendo parti uguali di frutta e zucchero.
Vi sono, però, frutti che necessitano di quantità di zucchero differenti.
È, però, importante che, su un kg di frutta, la quantità di zucchero non scenda al di sotto del 60%.
Nel considerare il potere dolcificante dello zucchero, va tenuta in considerazione anche la quantità di zucchero presente nella frutta, che porta il totale degli zuccheri a circa il 63% per ogni kg di frutta.
Dal momento che lo zucchero è uno dei fattori che determina la conservabilità delle marmellate, una quantità insufficiente di zucchero faciliterà , nel migliore dei casi, un deterioramento della marmellata.
Per quanto riguarda le gelatine, il peso dello zucchero varia, in base alla varietà di frutta e al gusto personale, da un minimo di 600 g ad un massimo di 800-900 g per chilogrammo di succo di frutta.
In genere, viene consigliato di utilizzare 60-70 g di zucchero per ogni 100 g di frutta (peso lordo).
Se, al momento dell’apertura dei barattoli, si osservano rigonfiamento del coperchio, cattivo odore, schiuma, formazione di muffa, alterazione del colore o altri elementi sospetti, non assaggiare il prodotto e buttare via tutto, compreso barattolo e coperchio.

NOTE DI CARATTERE GENERALE sulla preparazione di marmellate, confetture o gelatine

Le marmellate, le confetture e le gelatine, preparate in casa, sono prive di conservanti.
Pertanto, vanno consumate nell’arco di pochi mesi.
Consigliamo, però, di consumare la marmellata in tempi brevi.
Una volta aperto il barattolo, va conservato in frigorifero.
Pur se la preparazione classica di marmellata o confettura prevede l’utilizzo di un uguale peso di frutta nettata e zucchero, il peso di quest’ultimo può variare, in base alla quantità di zucchero presente nella varietà di frutta adoperata e al gusto personale.
Non deve, però, mai scendere al di sotto del 60% del peso della frutta.

AVVISO IMPORTANTE

A proposito di conserve, marmellate, confetture ed affini, è bene precisare che la loro preparazione casalinga non esclude del tutto la possibilità di formazione del botulino (Clostridium botulinum), un batterio anaerobico che può contaminare gli alimenti, rendendoli particolarmente dannosi alla salute umana.
Pur se il trattamento termico assicura l’abbattimento della carica microbica e, in linea di principio, la sterilizzazione e una quantità di zucchero equivalente al 60% per kg di frutta rappresenta un buon valore di conservazione, basta un utilizzo di frutta non di ottima qualità, un mancato rispetto delle norme igieniche, un errore, un’inesattezza, una contaminazione, perché si sviluppino agenti patogeni, con conseguenze pericolose.
Tale rischio è sempre latente.

FraGolosi declina ogni responsabilità in merito.

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FraGolosi

Dal 2008 ogni giorno pubblichiamo nuove ricette di cucina e piatti tipici e passiamo da una ricetta all'altra perchè adoriamo la buona cucina! Cucinare è un piacere a cui non sappiamo rinunciare.Dalle ricette tradizionali della nonna a quelle più sfiziose e originali passando per quelle più facili e veloci. Condividiamo online le migliori ricette da preparare in casa e se anche tu hai la nostra stessa passione continua a seguirci, ci trovi sempre qui e sui principali social network, ti aspettiamo.

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