Gli Sfinci Siciliani sono deliziosi dolci fritti, tipici del periodo di Natale e Carnevale.
Si tratta di soffici frittelline di pasta lievitata, che vengono fritte e poi passate in un mix di zucchero semolato e di cannella.
Come avviene per tutte le ricette della tradizione popolare, anche degli sfinci siciliani esistono numerose varianti, giacché ogni famiglia ha una propria versione del dolce.
Alcune massaie aggiungono all’impasto delle patate lesse, altre zuccherano l’impasto, altre ancora aggiungono dell’uva passa agli ingredienti.
Noi abbiamo voluto presentare la nostra antica ricetta di famiglia, che prevede l’utilizzo di farina, acqua, olio, lievito e sale.
Una volta lievitato, l’impasto viene fritto a cucchiaiate nell’olio caldo.
Poi, gli sfinci siciliani vengono cosparsi con un mix di zucchero e cannella e serviti ancora caldi.
INGREDIENTI PER SFINCI SICILIANI
Preparazione
Sistemare la farina in una ciotola, fare al centro la classica fontana, quindi versarvi l’olio ed il sale.
A parte, sciogliere il lievito in due dita di acqua tiepida, tolta dalla quantità totale, ed unirlo al composto.
Mescolare ed incorporare a poco a poco l’ acqua tiepida rimasta, mescolando in continuazione.
Sbattere l’impasto con la mano, finché si staccherà dai bordi della ciotola.
Ottenuto un impasto morbido, coprirlo con un canovaccio e lasciarlo lievitare in un luogo tiepido per 30-45 minuti ovvero fino a quando sulla sua superficie cominciano ad apparire delle bollicine.
Scaldare l’olio di semi di arachidi a 180°C.
Friggere, poi, a cucchiaiate nell’olio caldo pochi sfinci siciliani alla volta, per non abbassare la temperatura dell’olio.
Appena gli sfinci diventano gonfi e dorati, prelevarli con una schiumarola forata e metterli a sgocciolare su carta assorbente da cucina.
A fine frittura, si otterranno all’incirca 70 sfinci (dipende dalla grandezza).
Passare gli sfinci in abbondante zucchero mescolato assieme a qualche pizzico di cannella.
Servire gli sfinci siciliani ancora caldi.
SFINCI, VARIANTE
Per arricchire gli sfinci siciliani, è facoltativo incorporare nell’impasto 120 g di zucchero e 100 g di uvetta passa già reidratata ed infarinata.
ETIMOLOGIA DEL TERMINE SFINCI
È controversa l’etimologia del termine “sfinci”, nome con il quale si indica in genere una frittella.
La parola “sfinci” per alcuni studiosi del settore deriva dal termine arabo “isfang”, nome con il quale viene indicata una frittella di pasta lievitata, che viene addolcita con il miele.
Altri studiosi, invece, fanno derivare il termine “sfinci” dal latino “spongia” cioè spugna, e questo termine, a propria volta, dal greco “sfoggia”, che ha lo stesso significato.
La similitudine con una spugna è calzante.
Gli sfingi effettivamente somigliano sia per la loro forma asimmetrica che per la loro morbidezza a delle piccole spugne di mare.
ALTRE RICETTE E CONSIGLI
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Sto per preparare l’impasto …. stasera vi racconto com’è andata
Fritte …. risultato eccezionale!
Che tipo di farina?
Ciao Carmela,
puoi utilizzare la farina 00.
Grazie e a presto! :)