INGREDIENTI PER CIRCA 14 EMPANADAS
Per l’impasto: 500 g di farina 0, 100 g di burro (o strutto), 2 tuorli d’ uovo, 150-180 ml di acqua calda (o latte), 1 cucchiaino di zucchero, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 10 g di sale (o a piacere).
Per la farcia: 400 g di formaggio grattugiato (mozzarella, groviera, fontina, emmenthal o altro)
Per friggere: circa 1 l di olio di semi di arachidi.
PREPARAZIONE DELL’EMPANADAS
REALIZZAZIONE DELL’IMPASTO
Sciogliere il sale nell’acqua tiepida.
Fondere il burro a bagnomaria o nel microonde.
Setacciare la farina e versarla in una ciotola, lasciandone da parte un po’ per lo spolvero.
Formare la classica fontana al centro della farina ed inserire nella cavità il burro fuso (non caldo) e i tuorli d’uovo.
Sbattere con una forchetta, poi iniziare ad incorporare la farina.
Aggiungere l’olio e versare lentamente l’acqua, continuando a mescolare con un cucchiaio di legno.
La quantità d’acqua suggerita è puramente indicativa, in quanto dipende dalla capacità di assorbenza della farina.
Trasferire l’impasto sulla spianatoia infarinata.
Iniziare ad impastare a piene mani, lavorando la massa per circa 10 minuti o fino ad ottenere una pasta morbida, liscia ed omogenea.
Formare una palla e trasferirla in una ciotola unta d’olio.
Coprirla con un canovaccio di cotone e lasciarla riposare in frigorifero per circa 3 ore, in modo che la pasta si raffreddi.
MODELLAMENTO DELLE EMPANADAS
Trascorso il tempo indicato, estrarre la pasta per empanadas dal frigorifero e lasciarla riposare a temperatura ambiente per 15 minuti.
Trasferire la pasta sulla spianatoia infarinata, impastarla per un paio di minuti, poi con il matterello stenderla aa uno spessore di circa 2-3 mm.
Con un coppa-pasta o un piattino ricavare dei cerchi di circa 10-12 cm di diametro.
Mettere al centro di ciascun cerchio un cucchiaio di formaggio, poi con un pennello intriso d’acqua inumidire il bordo della pasta.
Chiudere a mezzaluna, pressando i bordi in modo da sigillarli perfettamente cosicché il formaggio non fuoriesca durante la cottura.
FINITURA DEL PIATTO
Riscaldare olio abbondante in una padella.
Raggiunta la temperatura di 170°C, friggere nell’olio caldo poche empanadas de queso alla volta, rigirandole fino a quando diventeranno dorate.
Estrarle, poi, con una schiumarola forata metterle ad asciugare su carta assorbente da cucina.
Lasciare riposare le empanadas de queso per qualche minuto, poi servirle ancora calde.
VARIANTE
Sistemare le empanadas de queso in una teglia ricoperta con carta da forno.
Spennellarle con dell’uovo battuto, poi cuocerle in modalità statica nel forno già caldo a 200°C per circa 13-14 minuti.
SUGGERIMENTI
• L’impasto può essere realizzato con farina di frumento o farina di mais.
• La pasta per empanadas può essere conservata in frigorifero per 2 giorni.
Può essere utilizzata per le empanadas fritte o cotte al forno.
In quest’ultimo caso, le empanadas vanno spennellate con uovo prima della cottura, in modo da diventare lucide.
NOTIZIE AGGIUNTIVE SULLE EMPANADAS
Le empanadas sono il piatto tradizionale della maggior parte dei paesi di lingua spagnola.
La loro origine è antica e risale all’abitudine di pastori e viaggiatori di riempire il pane di carne, verdure o altro, in modo di consumarlo agevolmente durante gli spostamenti.
In seguito, spesso il pane è stato sostituito dalla pasta per pane o da altri impasti.
Nel tempo, sono nate numerose varianti di empanadas, che si sono andate differenziando sia per la composizione dell’impasto, sia per gli ingredienti del ripieno.
L’impasto è generalmente preparato con farina di frumento, sebbene possa essere utilizzata farina di mais o di altri cereali.
Per quanto riguarda il ripieno, generalmente è preparato con carne bianca o rossa variamente speziata, con formaggio, con verdure, con pesce, con uova o altro.
Ai giorni d’oggi vengono preparate anche empanadas dolci, farcite con crema, marmellata o altro e, poi, spolverizzate con zucchero a velo.
In ogni caso, quasi sempre l’occasione per preparare le empanadas era ed è legata ad un’occasione per far festa.
In Argentina, per esempio, nei tempi passati le empanadas venivano preparate per festeggiare il ritorno dei gauchos dalla pampas in cui avevano portato le mandrie a pascolare.
Per quanto riguarda l‘origine delle empanadas è opinione comune che esse siano nate nel nord-ovest della Spagna.
Si ritiene però, che a loro volta gli spagnoli abbiano appreso la ricetta dagli Arabi, che preparavano una pietanza a base di carne avvolta in un disco di pane, simili agli attuali gyros pita o al kebab.
Il più antico riferimento alle empanadas si trova nel primo libro di ricette scritto in catalano e pubblicato nel 1520 .
Il titolo del libro è “Llibre del Coch“ e l’autore è il cuoco spagnolo Ruperto de Nola, il quale menziona le empanadas ripiene di tonno, anguille e trote nelle ricette per cibo catalano, italiano, francese e arabo.
Dopo la violenta colonizzazione dell’America meridionale da parte dei conquistadores spagnoli (XV-XVII secolo), la ricetta delle empanadas si è poi, diffusa in tutta l’America latina e centrale (un esempio sono le empanadas messicane).
L’ETIMOLOGIA DEL TERMINE EMPANADA
Il nome empanada è formato dal prefisso “em” (in italiano “in o su”) seguito dal sostantivo “pane (dal latino “panis”) e dal suffisso femminile “ada” (che indica l’azione ed il risultato)”.
Per quanto riguarda il significato del termine, il verbo spagnolo “empanar” significa “ricoprire qualcosa di pasta di pane (o racchiudere nel pane)”.
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