I Pitoni Messinesi sono un classico della rosticceria della città di Messina.
Vengono chiamati normalmente “Pitoni”.
Ma cosa sono i pitoni? Si tratta di calzoni farciti con un ripieno a base di scarola, acciughe, formaggio e pomodori pelati.
Essi vengono fritti in olio ben caldo.
Il ripieno è lo stesso utilizzato per la focaccia messinese.
La Ricetta dei pitoni fritti, gli Ingredienti e i Consigli.
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INGREDIENTI
Per l’impasto:
1 kg di farina, 7 g di lievito di birra, 1 cucchiaio di olio o di sugna, 1 piccolo cucchiaio di sale, acqua q.b.
Per il ripieno:
50 g di acciughe salate, 2 cespi di scarola riccia (indivia), 250 g di formaggio scamorza, pepe nero, ½ kg di pomodori pelati, olio extravergine d’oliva, sale.
Per friggere:
olio di arachidi.
COME PREPARARE I PITONI MESSINESI
In una ciotola diluire il lievito in un po’ di acqua tiepida.
Sulla spianatoia formare la fontana con la farina.
In punto esterno della fontana fare un buchino e mettervi il sale (la cosiddetta “casetta del sale”) in modo che non venga a contatto con il lievito.
Versare al centro della fontana il lievito diluito con un po’ di acqua tiepida.
Versare poco per volta l’acqua a piccole quantità, unire l’olio e amalgamare il tutto con le mani, sino ad ottenere una pasta elastica e morbida, che non attacchi alle mani.
Lavorare l’impasto per pitoni Messinesi per circa 10-15 minuti, battendolo a più riprese.
Riporre il panetto ottenuto in un tovagliolo infarinato e porlo a riposare in luogo caldo, al riparo da correnti d’aria, finché non avrà raddoppiato il suo volume.
Si potranno accelerare i tempi di lievitazione, posando il panetto di pasta per pitoni dentro il forno riscaldato a 100°C, ma spento.
Intanto, tagliare a cubetti la scamorza e sminuzzare la scarola riccia.
Formare 10 panetti di uguale peso senza impastare ulteriormente.
Spianare con un matterello un panetto per volta e stenderlo ad uno spessore di 2/3 mm, dandogli la forma di un disco.
Disporre al centro di ogni disco alcuni pezzettini di acciughe, qualche pezzetto di pomodori pelati, un cucchiaio di scarola riccia, condita con olio, sale e pepe nero, un po’ di pecorino fresco tagliato a cubetti.
Piegare a mezzaluna e pressare il bordo con le dita o con i rebbi di una forchetta, in modo da sigillarne i lembi.
L’operazione va ripetuta per tutti i restanti panetti.
Friggere i pitoni in abbondante olio di semi bollente fino alla doratura.
Assorbire l’eccesso d’olio dei pitoni fritti su carta assorbente.
Servire i pitoni Messinesi caldi.
PITONE MESSINESE, ALCUNE CURIOSITA’
Il Pitone Messinese viene anche chiamato “pidone” ed in dialetto: “PITUNI MISSINISI”.
I Pitoni fritti assieme agli arancini sono i rustici Messinesi più famosi ed apprezzati.
PITONI, NOTE E CONSIGLI
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Scamorza o Tuma?
ricetta esatta li io faccio cosi
tornavo da scuola intorno alle 14,00 e spesso ne mangiavo qualcuno caldo caldo in un panificio di Via Garibaldi,si chiamava Arena,vicino il Municipio.Ancora sento il profumo.
Ciao Giacomo, immagino quanti ricordi.. Buonissimi allora e buonissimi adesso… A presto!
Sono messinese, nato e cresciuto a pochi metri dal Duomo (si, quello del campanile con l’orologio astronomico più grande del mondo). Appassionato, fin da piccolo, di Pitoni che preferivo anche agli arancini. Ho realizzato, con ottimi risultati, diverse ricette prese da questo sito ché è tra i miei preferiti. Ma i pomodori nel pitone messinese non si mettono! Chiedetelo a quelli che e hanno avuto il piacere di mangiarlo da Arena o da Nunnari, da Borgia, o al “Mio Bar” al mercato di San Paolino… Infine l’impasto originale non è lievitato ma va bene anche quello col lievito (usato da Arena che era un panettiere). Grazie e scusate la lungaggine ma io sono “innamorato” del pitone e di Messina.
Ciao Giovanni e grazie mille per l’amore che ci hai trasmesso. Anche noi siamo innamorati dei pitoni e della bellissima ed affascinante Messina! A presto!