Scopri la magia dei tacos, un rustico sfizioso che porta in tavola i sapori autentici del Messico. Perfetti per una cena tra amici o un aperitivo diverso dal solito, i tacos si prestano a infinite combinazioni di ripieni, dal pollo speziato alle verdure fresche, rendendoli irresistibili per ogni palato.
INGREDIENTI PER 10 TACOS
Per le tortillas:
310 g di farina di mais, 170 ml di acqua tiepida, 2 g di lievito chimico, 1-2 cucchiai di olio di semi di arachidi (o di strutto), 1 pizzico di sale.
Per farcire:
2 grossi petti di pollo, spezie in polvere a scelta (aglio, cipolla, timo, coriandolo, peperoncino, cumino, origano, maggiorana, etc.), sale e pepe.
Per guarnire:
4 pomodori lavati e tagliati in fettine, foglie di lattuga lavate e sminuzzate (circa 1 cespo), 200 g di formaggio cheddar grattugiato (o altro formaggio a pasta cotta), 2 cucchiai di senape, 200 g di maionese, 125 g di yogurt bianco, il succo di 2 limoni (o lime), 100 g di mais, sale e pepe.
Per completare:
salsa piccante al chili.
PREPARAZIONE
Per iniziare, preparare le tortillas.
Versare la farina sulla spianatoia ed incorporare il lievito e il sale.
Unire l’olio (o lo strutto) ed iniziare ad impastare, aggiungendo poco a poco l’acqua tiepida.
Lavorare gli ingredienti fino ad ottenere una pasta liscia ed omogenea, senza prolungare troppo la lavorazione, in modo che non si attivi il tessuto glutinico che renderebbe la pasta difficile da stendere.
Formare una palla, schiacciarla ed avvolgerla nella pellicola alimentare.
Lasciarla riposare per 30 minuti.
Trascorso il tempo indicato, dividere la pasta in 10 panetti.
Infarinarli leggermente e lasciarli riposare per 10 minuti, dopo averli coperti con un canovaccio.
Successivamente, coprire ogni panetto con un foglio di carta da cucina e stenderlo con il matterello fino a formare un disco regolare di spessore molto sottile.
Cuocere una ad una le tortillas su una placca o una padella molto calda.
La cottura va effettuata a secco, senza cioè l’aggiunta di alcuna materia grassa.
Dopo circa 30 secondi, voltare la tortilla dall’altro lato e proseguire la cottura per qualche altro secondo.
Se durante la cottura si dovessero formare delle bolle sulla pasta, bucarle con i rebbi di una forchetta.
Poiché le tortillas si asciugano in fretta, è consigliabile deporle via via su un piatto rivestito da un canovaccio, posando un secondo canovaccio per ricoprirle.
In alternativa, metterle su un piatto posto su un bagnomaria, in modo da mantenerle morbide.
Una volta pronte tutte le tortillas, passare alla realizzazione dei Tacos.
Tagliare i petti di pollo a fette e passare ciascuna di esse nel mix di spezie, sale e pepe.
Secondo le proprie preferenze, cuocere i petti di pollo al barbecue, in una padella calda o al forno.
Dopo la cottura, ricoprire il pollo con un foglio di alluminio.
Tagliarlo in sottili lamelle solo al momento di farcire i tacos..
Mescolare gli ingredienti scelti per la farcia con la maionese alleggerita con lo yogurt, la senape ed il succo di limone.
Unire il pollo sminuzzato , poi correggere di sale, di pepe e mescolare con cura.
Riempire i tacos con la farcia e, in ultimo, condire con la salsa piccante.
Infine, piegare i Tacos su se stessi e servirli.
NOTE
QUALCHE NOTIZIA SUI TACOS
I Tacos (o taco) sono delle tortillas di origine messicana, variamente farcite.
Le tortillas vengono preparate con farina, lievito, acqua e sale, poi vengono farcite con ingredienti e condimenti di vario tipo ed aromatizzate con salse piccanti.
Sono l’antipasto per eccellenza della cucina messicana che varia gli ingredienti della farcia in base al tipo di carne utilizzato (pollo, manzo, maiale, pesce, verdure e formaggi etc).
I tacos tradizionali messicani vengono preparati con farina di mais e, una volta cotti, vengono unti con il sugo della farcia e scaldati nuovamente prima di venire farciti.
Invece, i Tacos tex-mex, tra i quali i Tortillas Chips, preparati nel Texas e negli Stati del Sud degli Stati Uniti, sono caratterizzati da una tortilla croccante realizzata con farina di frumento e poi farcita con carne macinata speziata, formaggio grattugiato, pomodori, lattuga e salsa di pomodoro più o meno piccante.
Il taco è già conosciuto in Messico prima dell’arrivo degli Europei.
Bernard Dìaz del Castillo (Medina del Campo, 1492 – Guatemala, 1584), un esploratore spagnolo e principale cronista della conquista del Messico (1519-1521), nel suo libro “Historia Verdadera de la Conquista de la Nueva España convalida tale notizia riferendo che gli europei parteciparono ad una festa “taco” organizzata a Coyoacàn da Hernán Cortés per i suoi capitani.
ETIMOLOGIA DEL TERMINE TACO
Secondo quanto afferma la Real Academia Española , nel “Diccionario de la lengua española” “prima edizione 1780 – ultima edizione 2014), il più autorevole dizionario spagnolo, il termine “taco” fa rifermento ad una tipica pietanza messicana, a base di tortilla di mais piegata attorno al cibo, generalmente formato da carne speziata.
Alcuni studiosi della lingua collegano il senso del termine taco alla parola “batuffolo”, oggetto adoperato per riempire un buco.
Altri autori , come Francjsco D. Santamaria, collegano il termine “taco” al verbo attaccare.
Altri, infine, come Antonio del Bajio asseriscono che il termine “taco” sia una forma corrotta derivante dallo spagnolo messicano e precisamente da parole indigene come “ueitlaxcalli, quauhtaqualli e tlaxcalpocholi, da cui taqualli o tlaco e infine taco “.
Un’altra congettura sull’origine del termine “taco” fa riferimento a cariche esplosive utilizzate dai minatori di cave d’argento, formate da un involucro di carta contenente polvere da sparo.
Secondo l’Accademia della lingua spagnola, invece, la parola “taco” sarebbe un termine onomatopeico da “tac”, pezzo di legno, di metallo o di altro materiale che si inserisce in un buco.
Nonostante l’etimologia del termine “taco” sia incerta, quel che è sicuro è che il termine fa riferimento ad un alimento di origine messicana popolare in tutta l’America centrale.
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