La Pasta ‘Ncaciata alla Messinese è un piatto tradizionale della città dello stretto ed uno dei piatti tipici Messinesi più conosciuti.
Si tratta di una versione antica della pasta al forno particolarmente apprezzata a Messina.
La Ricetta della pasta incaciata, gli Ingredienti e i Consigli.
INGREDIENTI PER 6 PERSONE
500 g di pasta “Catanisella”, 2 melanzane tagliate a fette e fritte, 1,5 dl di passata di pomodoro, un tipo di carne a scelta tra 6 spiedini di involtini di carne o un falsomagro oppure 500 g di macinato di manzo, 1 cipolla, abbondante basilico, 150 g di formaggio filante a cubetti, 100 g di salame Milano a fettine sottili, 2 uova sode, 1 grossa cipolla, parmigiano grattugiato q.b., olio extravergine d’oliva, sale, pepe e peperoncino.
PREPARAZIONE
Immergere le uova in un pentolino d’acqua fredda.
Lessarle per 8 minuti da quando l’acqua inizierà a bollire.
Successivamente, estrarle dall’acqua e sgusciarle.
Tagliarle, poi, a spicchi o a fette.
Sbucciare la cipolla, lavarla e tritarla finemente.
Spuntare le melanzane e, senza sbucciarle, tagliarle, nel senso della lunghezza, a fette di circa mezzo centimetro di spessore.
Sistemarle in uno scolapasta, cospargendole di sale strato per strato.
Posizionarvi sopra un peso.
Lasciarle per 30 minuti a perdere l’acqua di vegetazione.
Infine, sciacquarle per eliminare il sale e asciugarle tra due canovacci.
Friggerle da entrambi i lati in olio ben caldo e metterle ad asciugare su carta assorbente da cucina.
Versare 4 cucchiai di olio in un tegame e fare rosolare la cipolla e il peperoncino.
Unire, poi, la carne a farla sigillare.
Aggiungere la passata di pomodoro ed aggiustare di sale e di pepe.
Portare a cottura, a tegame coperto e a fuoco dolcissimo.
Prima di spegnere, unire abbondante basilico spezzettato a mano.
A cottura ultimata, nel caso si siano adoperati come ingredienti gli involtini o il falsomagro, toglierli dal sugo ed utilizzarli come secondo piatto.
Lasciare invece il macinato, se adoperato.
Lessare la pasta in abbondante acqua salata e scolarla al dente.
Condirla in una zuppiera con un po’ di sugo.
Ungere un tegame d’olio e spolverizzarlo di pangrattato.
Versare uno strato di pasta condita e, poi, alternandoli con altri strati di pasta, disporre le melanzane fritte, il formaggio, il salame e le uova sode.
Inserire tra gli strati un mestolino di sugo e una spolverata di parmigiano.
Una volta utilizzati tutti gli ingredienti, mettere il tegame sul fuoco a fiamma leggera e non mescolare per qualche minuto, fino a quando il formaggio si scioglierà.
Infine, rimestare con energia con un cucchiaio di legno, in modo da amalgamare tutti gli ingredienti.
Trasferire la pasta incaciata in un piatto da portata e servirla immediatamente.
VARIANTE
La preparazione originale della Pasta ‘ncaciata detta anche “pasta ncasciata alla messinese” non prevede l’utilizzo del forno, in quanto la ricetta risale a tempi antichi, quando non esistevano ancora i forni moderni e poche famiglie possedevano un forno a legna.
Tuttavia, se proprio si desidera, è possibile cuocere la pasta al forno.
In questo caso, alternare gli strati di pasta con gli ingredienti in una teglia oleata e spolverata di pangrattato.
Terminare con uno strato di pasta, sugo e parmigiano grattugiato.
Infornare a 180°C per 20-25 minuti.
ALTRE RICETTE E CONSIGLI
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fegatini di pollo insieme al sugo
Veramente, da messinese, posso dire che il salame e le uova non ci vanno, meglio le polpettine di tritato o ed in più manca un elemento fondamentale: la ricotta infornata!!! e poi la ricetta prevede rigorosamente che la pasta vada messa in forno!!
buona l’idea del pangrattato nella teglia!
Ciao Maria, come sai di ogni ricetta esistono numerosi varianti che le famiglie messinesi si tramandano di generazione in generazione. La pasta ‘ncaciata alla messinese può essere farcita con polpettine ed infornata, oppure, come nei tempi antichi quando non esisteva in casa il forno, poteva essere cotta direttamente nel tegame. A presto!
Veramente da vecchio messinese ricordo che nel tegame spolverizzato di pangrattato ai vari strati di pasta con i relativi strati di ingredienti si alternavano anche strati di tritato che veniva preventivamente rosolato e fatto sminuzzare in padella con un pò d’olio d’oliva; mi spiace Maria ma non ricordo la presenza della ricotta infornata che era una specialità allora non diffusa in città; successivamente al posto del salame veniva messo del prosciutto cotto. Per la cottura si portava la teglia dal fornaio assieme al classico pollo al forno (Menù di Ferragosto); in caso di indisponibilità del forno, veniva cotta direttamente sulla brace di carbone, sopra la teglia veniva posto un coperchio metallico nel quale veniva messa dell’altra brace, ne veniva fuori così la pasta ‘ncaciata alla messinese!
Nella voce variante hai accennato che la ricetta è molto antica, e risale ai tempi di quando non c’era il forno.
Infatti, anticamente, dopo aver sistemato la pasta in una pentola di terracotta ed averla ben chiusa con un coperchio sempre di terracotta, questa veniva adagiata sulla brace ed anche il coperchio veniva ricoperto di brace come se fosse incassata nella brace stessa; da quì il nome di Pasta ‘Ncasciata.
Questo è quello che mi raccontava mia nonna (sono un Messinese)
Ciao Giacomo, grazie mille per tutte le informazioni offerte su questa ricetta antica della tradizione messinese :-) A presto!
Ho provato la ricetta perché rispecchia puntualmente la preparazione che facevano in famiglia durante gli anni della mia gioventù
Devo dire che e stata molto gradevole .
io so da racconti tramadati da mio nonno che la pasta ncasciata non si faceva con il tritato ma con i fegatini di pollo ed e’ esatto che si cuoceva con la brace sopra e sotto
Anch’90, come Salvo 45, sono un vecchio messinese trapiantato a Torino da 54 anni. Il ricordo della pasta ” ncaciata ” ( non ncasciata che non ha nulla a che fare con il cacio ) é sempre stato dentro di me. Mia Nonna Giovanna e successivamente mia mamma la preparavano alla vecchia maniera : carne tritata, salame, formaggio filante , parmiggiano , uovo sodo salsa di pomodoro e melanzane fritte. La cottura, in mancanza di forno avveniva con la brace sotto la teglia e sul coperchio per 25 minuti. Era uno spettacolo !! Tempi andati che non torneranno più. E poi allora c’ era gioventù e tanta tanta fame.
Saluto tutti.
Grazie mille per la tua bellissima testimonianza relativa alla pasta ncaciata Messinese. A presto!
Io vivo a Cagliari ho 53 anni sono originario della provincia di Messina e la ricetta della pasta ncaciata deve il suo nome all’abbondante formaggio. Va fatta al forno con carne trita cipolla passato di pomodoro piselli melanzane fritte e condita con uova sode formaggio e salame. Poi ognuno puó variarla come vuole. Io la preparo ancora per mia moglie e per i miei figli. Abbracci a tutti
Salvo 45 ha detto la cosa giusta…Il carbone acceso sul coperchio ed ecco il forno antico . ‘A pasta ‘ncasciata va rigorosamente infornata.La maggior parte degli altri commentatori e l’autore della ricetta credo debbano essere dei MALANESI !!!
Giustissimo come dice Spilo41.
La vera pasta ‘ncaciata alla messinese era cucinata sul carbone dentro una recipiente di creta smaltata e sopra un coperchio con altro carbone rovente da qui il nome di ‘ncaciata perché bruciacchiata sotto e sopra. Per quanto riguarda gli ingredienti niente prosciutto ma solo tocchetti di salame siciliano, uova sode, provola piccante, strati di melanzane fritte, ragù di carne bovina e suina, tritato e parmigiano.
Questa la vera ricetta della pasta “‘ncaciata alla messinese” Oggi si fa al forno e generalmente quando è quasi cotta si accende la resistenza alta per bruciacchiare un poco la pasta.