Lo Sciusceddu alla Messinese è una delle più tipiche e gustose ricette messinesi.
Per tradizione viene servito a Pasqua.
Per prepararlo, seguire passo passo le nostre indicazioni.
INGREDIENTI PER 6 PERSONE
450 g di polpa di manzo macinata, 450 g di ricotta fresca di pecora, 150 g di parmigiano grattugiato, 150 g di “mollica” (pangrattato), 750 ml di brodo di carne sgrassato, un ciuffo di prezzemolo, 7 uova, sale e pepe.
PREPARAZIONE
Mettere la carne in una ciotola, salarla, peparla e impastarla con due uova, un manciata di parmigiano, il pangrattato, il prezzemolo tritato e pochissimo brodo.
Lavorare bene gli ingredienti poi fare con il composto delle piccole polpettine tonde (grandezza di un’oliva) e lessarle al massimo 3 minuti nel brodo bollente.
Fare un impasto con 80 g di parmigiano, la ricotta, 3 tuorli, sale, pepe e un trito di prezzemolo.
Montare a neve ben ferma i tre albumi ed incorporarli delicatamente alla crema di ricotta, con un movimento dal basso verso l’alto.
Versare il brodo e le polpettine in una teglia dai bordi alti, che possa poi andare in forno.
Rimettere la teglia sul fuoco, a calore basso, portando a bollore.
A questo punto, senza rimescolare, versare con delicatezza la ricotta, in modo da ricoprire tutta la superficie della teglia.
Lasciare sobbollire per qualche minuto.
Mettere, infine, “u sciuscieddu” in forno caldo a 200°C per 5 minuti.
Servirlo ben caldo.
NOTE E CONSIGLI
CURIOSITÀ
Lo Sciusceddu chiamato anche “Trusceddu” o “Susceddu” è un piatto della cucina tradizionale di Pasqua della città di Messina.
VARIANTI
Dello Sciusceddu esistono due varianti.
La prima, che è quella sopra suggerita, prevede che la cottura dello Sciusceddu venga completata in forno.
La seconda versione prevede, invece, che la cottura dello Sciusceddu avvenga in un tegame posto a cuocere sulla fiamma del fornello.
Chi è interessato a visionare quest’ultima variante può collegarsi con la nostra ricetta “Sciusceddu di Messina“.
ETIMOLOGIA DEL TERMINE “SCIUSCEDDU”
Le teorie più accreditate relative all’origine del termine “Sciusceddu” sono due.
Secondo l’opinione di alcuni studiosi di “Etimologia, la parola “Sciusceddu” deriva dal termine latino “juscellum”, il cui significato è “zuppa”.
Secondo quanto affermato da altri studiosi della stessa scienza, invece, il termine “Sciussceddu” ha origine dal verbo siciliano”sciusciare”, il cui significato è “soffiare”.
Dal momento che “u sciusceddu” viene generalmente servito caldissimo, il verbo “sciusciare” indicherebbe la necessità di soffiare su ogni boccone per evitare eventuali ustioni.
Per completezza di informazioni, occorre aggiungere che alcuni studiosi ritengono che il termine “sciusceddu” derivi dal verbo francese “souffler”, soffiare.
Altri, ancora, ipotizzano una connessione lessicale con il termine “soufflé”, indicando come elemento provante il fatto che in alcune versioni dello sciusceddu si aggiungono alla ricotta degli albumi montati a neve ben ferma, al fine di ottenere, a cottura ultimata, una copertura gonfia e soffice.
ALTRE RICETTE E CONSIGLI
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Chiedici un approfondimento su come si fa, lasciaci un messaggio e se hai provato la ricetta facci sapere come è andata.
io la ricetta la conosco dal 1870 da quelli “da Giusra”, Le polpette vanno inumidite in un arrosolato di cipollina fresca e piselli con l’aggiunta di brodo di carne.
Preparato l’impasto della ricotta come detto da Voi, lo si mischia con il brodo di piselli facendolo amalgamare bene.
In una terrina da forno, alta quanto basta, max 5 cm, spalmare sul fondo parte del composto, distribuire le polpette nella terrina e coprire con il rimanente composto.
Mettere in forno a 200 gradi x 10 minuti
buon pranzo e buona Pasqua
Ciao Francesco e grazie mille per gli auguri! Buona Pasqua anche a te e famiglia, e complimenti per la versione del vero sciusceddu messinese. Saluti, quindi, a tutti quelli da Giusra (rione Giostra).
Ottimo lo sciusceddu,lo farò.
mia mamma lo fa esattamente come avete indicato nella ricetta, ed e’ il mio piatto preferito. in pochi, purtroppo, lo conoscono a Messina, fa parte di una tradizione che ormai si sta perdendo, ma un piatto di una bonta’ ineguagliabile.
bravi!
Grazie Ramona!
Ringrazia la tua mamma per portare avanti le tradizioni culinarie con tanto amore :)
Auguriamo a te e a tutta la tua famiglia una Pasqua serena! Un abbraccio!