La Mostarda di Uva alla Siciliana è un delizioso dolce siciliano al cucchiaio, di origine contadina.
È tipica del periodo autunnale, quando durante il periodo della vendemmia è possibile reperire il mosto di uva (da cui “mostarda”) appena spremuto e non ancora fermentato.
La mostarda di uva alla siciliana viene preparata in due fasi:
Nella prima fase il mosto viene ridotto della metà a fuoco dolce e, poi, lasciato raffreddare a temperatura ambiente.
Nella seconda fase, al mosto viene aggiunto dell’amido e il miscuglio è lasciato addensare su fuoco dolce, fino a raggiungere la consistenza di un budino.
A questo punto, la mostarda viene arricchita con mandorle e/o gherigli di noce, buccia di mandarino grattugiata e scorzette di arancia essiccate.
Viene, poi, versata in piatti o contenitori in vetro oppure nelle tradizionali formine in ceramica.
Infine, la Mostarda di uva alla siciliana è cosparsa di cannella in polvere.
La Ricetta della mostarda di uva, gli ingredienti e i consigli.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per la crema:
2 litri di mosto, 90 g di amido per ogni litro di mosto ridotto, 100 g di zucchero per ogni litro di mosto ridotto.
Per insaporire:
100 g di mandorle tostate e/o 100 g di gherigli di noce (o di nocciole), 1 chiodo di garofano, la buccia di un mandarino grattugiata e/o alcune scorzette d’arancia essiccate e sminuzzate.
Per spolverizzare:
cannella in polvere.
PREPARAZIONE COL METODO MODERNO
Fare sobbollire 2 litri di mosto appena pigiato, finché si ridurrà della metà mediante lenta evaporazione.
Lasciare raffreddare (anche per 12 ore).
Mescolare 100 ml del mosto ridotto con 90 g di amido e sciogliere bene con una frusta , per evitare che si formino dei grumi.
Unire, se gradito, un po’ di zucchero.
Versare il composto di farina nel rimanente mosto, mescolare accuratamente e porre sul fuoco.
Lasciare bollire con il chiodo di garofano intero o ridotto in polvere, rigirando in continuazione, fino a quando la mostarda avrà raggiunto una giusta consistenza.
A cottura ultimata, fuori dal fuoco, aggiungere le mandorle e le noci sminuzzate o intere se preferite.
Unire, quindi, la buccia grattugiata del mandarino e/o le scorzette d’arancia.
Versare il composto in apposite formine, dal fondo decorato, precedentemente bagnate.
In mancanza delle formine, versare la mostarda in una ciotola o in un piatto inumiditi.
Lasciare raffreddare la mostarda di uva siciliana e cospargerla, se gradito, con la cannella.
Mangiare subito oppure conservare in frigorifero per alcuni giorni.
VIDEO RICETTA DELLA MOSTARDA DI UVA ALLA SICILIANA
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:-) Vivo en argentina soy Siciliana
mia nonna e mia mamma hanno sempre messo in una garza o un panno di lino della cenere di legna che va messa dentro il mosto in ebollizione per dare un sapore meno aspro.
Grazie di questa informazione! A presto!
Anche chi soffre di celiachia può godere di questo meraviglioso dolce della tradizione siciliana, basta sostituire l’amido o la farina con amido di mais o la fecola di patate… buon appetito
Grazie della preziosa informazione.. A presto!
grazie a chi pubblica queste antiche ricette siciliane, io le intendo tramandare ai bambini attraverso gli incontri natura con le scuole.
Grazie mille…. Anche il nostro intento è quello di coniugare insieme memoria e antichi sapori.
Continua a tramandare ai bambini le antiche tradizioni gastronomiche, in modo che esse non vadano perdute! In bocca al lupo e a presto! Aspettiamo tue news :-)
vorrei provare a fare la ricetta di queste deliziose mostarde siciliane, di cui vado molto ghiotta, e porre la seguente domanda : al posto del mosto, (che non so dove procurarmi), si puo’ utilizzare del vino ? e quale ? (rosso, bianco, dolce?)
Grazie se qualcuno puo’ rispondermi
Ciao Apollonia, mi dispiace deluderti, ma la ricetta tradizionale siciliana prevede l’utilizzo del mosto e non del vino. Solitamente è facile poterlo acquistare, durante il periodo della vendemmia (settembre-ottobre). A presto..
grazie per la risposta FraGolosi, ma il problema é che io abito a Parigi, e non so proprio dove andare a procurarmi il mosto !
Altra domanda : ho pensato a comprare queste mostarde siciliane via Internet, ma non ho trovato nessun e-negozio al riguardo.
Sapreste indicarmi se ne esiste qualch’uno ?
Grazie ancora in anticipo,
Cordialità.
Ciao Apollonia.. Certo a Parigi sarà molto difficile trovare il mosto :-) Non sappiamo dove puoi acquistarlo via internet, ma se lo scopriremo ti informeremo!!!Spero riuscirai cmq a farti una bella mostarda di uva! A presto!
oggi per la prima volta ho fatto la mostarda con del´uva che ho nel mio giardino. Certo, di sicuro é che la mia uva é al 100% biologica…..ma che fatica….. la mia domanda: e´possibile fare la mostarda con del succo d´uva che si trova al supermercato? grazie e ciao a tutti.
si mette la cenere non di legno ma di “sarmenti” (i tralci legnosi della vite)nel mosto per togliere l’agro e poi si schiuma con un mazzetto di nepetella;non si aggiunge zucchero perchè con questo procedimento viene già abbastanza dolce; se si lascia bollire per un po’ di più tempo (fino a farlo diventare della consistenza di uno sciroppo), otteniamo il vino cotto utile per la preparazione di alcuni dolci siciliani ma che mia nonna (e comunque anche le nonne di altre mie amiche)utilizzava per dare al sugo di coniglio un aroma particolare.
Ho letto la ricetta nn vedo l’ora di provarla qualcuno pero’ mi ha suggerito ke nn si aggiunge zucchero nella preparazione fatta cuocere e restringere cn la cenere. Mi è stato dato il composto ottenuto dentro barattoli di vetro per poi ottenere la mostarda secondo ricetta. Mi è stato detto da ki ha fatto proced bollitura ke il composto ancora caldo è stato messo nei barattoli e ke nn è necessario quindi bollire barattoli per sterilizzarli. E’ vero? Posso stare tranquilla? Se la risposta è si quanto tempo eventualmente posso conservare il composto in tali barattoli ancora da aprire?
Ciao Rosanna, ti consiglio di seguire alla lettera la ricetta e di sterilizzare i barattoli come descritto. E’ una precauzione fondamentale! A presto!
Scusate ma ho letto e riletto la ricetta e temo ci sia un errore. Per ottenere il dolce illustrato nella foto alla fine del procedimento bisogna versare il composto in delle apposite terrine possibilmente di coccio e aspettare che si raddensi. Si può consumare fresco o lasciarlo seccare per l’inverno.
Inoltre io so che la cenere che voi riportate nella ricetta tradizionale si usa anche per bloccare la fermentazione dell’uva che altrimenti potrebbe creare fastidiosi inconvenienti.
Se lo si versa nei barattoli si ottiene una specie di marmellata o comunque un composto spalmabile diverso dalla mostarda siciliana.
Ciao Roberta, onde evitare fraintendimenti, abbiamo modificato la ricetta, attenendoci alla versione tradizionale della ricetta.
Grazie per il tuo intervento e a presto!
La fermentazione viene bloccata dalla bollitura, la cenere di sementi si aggiunge per addolcire il mosto e per non aggiungere lo zucchero.
questa è la vera ricetta come la faceva mia nonna grazie¡¡¡¡¡¡¡¡¡
speriamo che venga bene
speriamo che viene buona
Mi ricorda la mia gioventù’, ma a Milano dove lo trovi il mosto
alcuni aggiungono la cenere della vite
e vero e buona fatta cosi…..io la faccio con l’aggiunta della cenere..x tpgliere l’acidità..poi la filtro….buonissima..cosi la faceva mia nonna
Infatti.. La tradizione vuole che il mosto venga fatto oltre con 10grammi di cenere fatta con i rametti della vite, .dopo 12 ore il mosto viene filtrato con una calza di nylon e poi viene aggiunto circa 120 grammi di farina……
Nel mosto appena pigiato aggiungo in un litro un pizzico di cenere e lo motto sul fuoco appena prende il bollore lo spengo Il giorno dopo lo filtro e in un litro di mosto inggiunco 4 cucchiai da cucina di amido giro finché. Il composto si addensa come una crema al bollore spengo verso nelle ciotole metto su le mandorle tostate sminuzzate e la cannella Ottima ps la cenere serve per addolcire il vino toglie l’acidità del vino. Più cenere metti più dolce diventa
e se faccio la mostarda con l’uva fragola (o americana)?
Ciao Giulia, la tradizione siciliana prescrive che la mostarda venga preparata con mosto di uva nera.
Nonostante ciò, nulla vieta che si possa preparare anche con l’uva fragola.
A presto!
Un consiglio per consumarla tutto l’anno. Una volta ristretto il mosto, potete congelarlo e utilizzarlo in qualsiasi periodo dell’anno.