L’Ampalaya con il pollo è un piatto veloce e facile che si può gustare a pranzo o a cena.
Oltre ad essere di facile esecuzione, il piatto è salutare, giacché è ricco di proteine e di vari nutrienti.
L’Ampalaya ha un sapore amaro (dopotutto è chiamato anche “melone amaro”).
L’amaro, però, diminuisce seguendo alcune tecniche come l’immersione in acqua e sale ed il successivo risciacquo.
Ingredienti per 4 persone
Preparazione
Tagliare l’ampalaya per il verso della lunghezza ed eliminare le estremità.
Con un cucchiaio rimuovere i semi e la maggior parte delle parti bianche interne.
Sciacquare la zucca ed affettarla a mezzelune o a listarelle sottili.
Per ridurre il gusto amato dell’ampalaya, riempire una ciotola capiente a metà con acqua tiepida ed aggiungere un cucchiaio di sale marino.
Immergervi l’ampalaya e lasciarla in ammollo per circa 10-15 minuti, poi sciacquarla bene sotto acqua corrente per eliminare il sale e scolarla.
Poi, mettere l’ampalaya in una garza ed iniziare a spremere bene le fettine, finché non viene estratto tutti il liquido amaro di vegetazione.
Poi, metterlo da parte.
In una grande padella, scaldare l’olio a fuoco medio.
Aggiungere la cipolla, l’aglio e lasciare soffriggere fino a quando la cipolla diventa morbida.
Aggiungere i pezzi di pollo e lasciarli rosolare per 2-3 minuti o fino a quando saranno dorati da tutti i lati.
Trasferire in padella anche l’ampalaya e mescolare accuratamente per amalgamare i sapori, poi versare la tazza d’acqua e la salsa di soia, quindi coprire la padella e lasciare cuocere a fuoco medio-basso per 10-15 minuti o fino a quando l’ampalaya ed il pollo saranno cotti e teneri.
Al bisogno, aggiungere dell’altra acqua.
Aggiustare di sale e di pepe a proprio gusto.
Servire l’ampalaya caldo, accompagnandolo con riso bianco.
VARIANTE:
Molti cuochi filippini aggiungono agli ingredienti su indicati anche 2 pomodori medi tagliati a cubetti, che fanno cuocere assieme al pollo.
QUALCHE NOTIZIA SULL’AMPALAYA
L’ampalaya (nome botanico Mormodica Charantia), chiamato anche bitter melon, è una pianta rampicante annuale della famiglia delle Cocurbitaceae, originaria delle regioni tropicali e subtropicali.
La pianta è ampiamente coltivata in Asia, nei Caraibi ed in Africa per i suoi frutti commestibili.
L’ampalaya è originario dell’Africa.
Durante la preistoria varianti selvatiche si diffusero in tutta l’Asia e probabilmente la coltivazione dell’ampalaya iniziò nel Sud-Est Asiatico.
Le numerose varietà differiscono sostanzialmente nella forma e nell’amarezza del frutto.
Il frutto, dalla forma oblunga, ha una buccia verde, verrucosa, tenera e commestibile.
Quando è completamente maturo, diventa di colore arancione.
All’interno presenta una sezione trasversale cava, con uno strato di polpa sottile che circonda una cavità centrale piena di semi.
Il frutto viene spesso consumato verde o quando inizia a ingiallire.
In questa fase, la polpa del frutto è croccante e di consistenza acquosa, simile al cetriolo, al chayote o al peperone verde.
L’ampalaya ha un gusto amaro che aumenta via via che esso matura.
Questo gusto può essere mitigato attraverso tecniche di preparazione come l’immersione in acqua calda e sale ed il successivo risciacquo.
L’ampalaya è ricca di nutrienti in quanto contiene vitamine (soprattutto A, B e C), sali minerali, ferro, fosforo, calcio, beta carotene, potassio e fibre.
È spesso usata nella medicina tradizionale per le sue proprietà antidiabetiche ed antinfiammatorie .
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