I Baci di Dama sono una specialità tipica della pasticceria piemontese, inserita nell’elenco nazionale dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).
Pur se la paternità dei Baci di Dama viene attribuita al Piemonte, essi vengono molto apprezzati e riprodotti, pur con qualche variante, anche in Liguria.
La specialità viene chiamata “Baci di Dama” perché è composta da due semisfere di pasta unite dal cioccolato fondente, che per aspetto ricordano due labbra impegnate in un bacio.
La ricetta dei Baci di Dama è semplice e veloce.
I Baci di Dama sono deliziosi dolcetti, ottimi da gustare a colazione, a merenda o in qualsivoglia momento di golosità.
INGREDIENTI PER CIRCA 50 BACI DI DAMA (12 PERSONE)
200 g di farina 00
200 g di mandorle tostate (o nocciole)
200 g di zucchero
200 g di burro morbido a temperatura ambiente
200 g di cioccolato fondente di copertura
Immergere per un paio di minuti le mandorle in acqua calda.
Scolarle e strofinarle con un panno, in modo da eliminare la pellicina che le riveste.
Posarle, ben allargate, su una teglia ricoperta di carta da forno e lasciarle tostare per circa 10 minuti a 200°C, rigirandole a metà cottura perché prendano colore da tutti i lati.
Devono diventare dorate, ma non brunite.
Lasciarle intiepidire e tritarle, poi, finemente ad intermittenza in un mixer assieme alla metà dello zucchero.
Azionare il mixer fino ad ottenere una farina fine.
In una ciotola capiente mescolare accuratamente la farina 00, lo zucchero rimasto, il burro morbido tagliato in pezzetti e la farina di mandorle.
Impastare con cura tutti gli ingredienti fino ad ottenere una pasta morbida ed omogenea.
Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola alimentare e metterlo in frigorifero per circa 1-2 ore.
Trascorso il tempo di riposo, preriscaldare il forno a 160°C.
Confezionare con il composto delle palline poco più grandi di una nocciola.
Appoggiarle via via su più teglie foderate con carta da forno, distanziandole fra loro ed appiattendole leggermente da un lato per ottenere la forma di una semisfera.
Farle cuocere nel forno già caldo per circa 12-15 minuti o fino a leggera doratura.
Controllare a vista la cottura, giacché essa dipende dalle caratteristiche del forno utilizzato.
Appena le semisfere sono cotte, toglierle dalla teglia e lasciarle raffreddare su una gratella da pasticceria.
Non preoccuparsi se le semisfere appena uscite dal forno sono ancora morbide, esse induriranno raffreddandosi.
Intanto, grattugiare il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria o nel microonde, lasciandolo cremoso, ma ancora denso.
Con un cucchiaino prelevare una piccola quantità di cioccolato fuso ed appoggiarla sulla parte appiattita di metà delle semisfere.
Saldarli a due a due con una leggera pressione.
Non appena formati i Baci di Dama, trasferirli su un vassoio da portata.
Lasciare solidificare il cioccolato, poi i Baci di Dama sono pronti per essere gustati.
I Baci di Dama si conservano per una settimana in una scatola di latta.
BACI DI DAMA STORIASecondo alcune fonti i Baci di dama sono nati nel 1893 a Tortona, in provincia di Alessandria, nei locali della pasticceria Zanotti.
A quei tempi i dolcetti venivano preparati con le nocciole giacché, essendo il Piemonte è un buon produttore di nocciole, esse erano facili da reperire e poco costose.
La ricetta venne modificata sul finire del XIX secolo ad opera del cavaliere Stefano Vercesi, che sostituì le nocciole con le mandorle e brevettò la ricetta con il nome di “Baci dorati”.
La nuova ricetta nel 1906 vinse la medaglia d’oro alla Fiera Internazionale di Milano.
Una leggenda, invece, attribuisce la paternità dei Baci di Dama ad un cuoco di casa Savoia nel nel 1852, su richiesta del re Vittorio Emanuele II, avrebbe creato i dolcetti con pochi ingredienti: farina, zucchero, burro, nocciole delle Langhe e cioccolato.
Essi furono talmente apprezzati che da allora in poi vennero serviti sulle tavole reali di tutta l’Europa.
Un’altra ipotesi, infine, riferisce che i Baci di Dama siano stati creati a Novi Ligure dal pasticcere Augusto Manelli, in seguito trasferitosi a Tortona.
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