I Vincisgrassi sono una gustosa ricetta tipica della cucina marchigiana.
Si tratta di una pasta al forno preparata a strati con sfoglie di pasta fresca aromatizzata al marsala, condite con un ragù di carni miste, besciamella e parmigiano grattugiato.
A fine assemblaggio i vincisgrassi per tradizione dovranno essere formati da sette-dieci strati di sfoglia di pasta.
Prima di passare in forno i vincisgrassi, occorre lasciare riposare il timballo almeno per paio d’ore (o prepararlo il giorno prima).
Per completezza di informazioni, è d’obbligo riferire che ogni famiglia marchigiana ha la propria ricetta dei vincisgrassi, che viene tramandata di generazione in generazione.
Quella che vi suggeriamo è la nostra versione del piatto.
INGREDIENTI PER 8-10 PERSONE
Per la pasta all’uovo:
420 g di farina 0, 220 g di semolino, 50 g di burro fuso, 3 cucchiai di marsala secco, 5 uova, sale.
Per il ragù:
100 g di lardo, 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano, 450 g di rigaglie di pollo (cuore, fegatini e polmone), 250 g di polpa di manzo, 250 g di polpa di maiale, 1 bicchiere di vino bianco secco, 700 g di passata di pomodoro, 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro, circa 200 ml di latte, brodo di carne q.b., 70 g di burro,60 ml di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Per condire:
150 g di parmigiano grattugiato.
Per ungere:
fiocchetti di burro.
Per la besciamella:
100 g di burro, 90 g di farina, 1 l di latte intero, 1 pizzico di noce moscata, sale e pepe bianco.
PROCEDIMENTO
VARIANTE
Invece di preparare la pasta fatta in casa, adoperare 500 g di lasagne fresche all’uovo oppure 320 g di lasagne all’uovo secche.
VINCISGRASSI TRA STORIA E LEGGENDA
Vi sono diverse versioni relative alla nascita del piatto.
Secondo una versione, la pietanza prenderebbe il nome dal principe Alfred von Windisch-Graetz, membro di una nobile famiglia boema.
Costui militava con il grado di generale nell’esercito austriaco e si distinse nelle guerre combattute dalla casa d’Asburgo nel XIX secolo.
Ottenuto il comando supremo delle truppe austriache, nel 1849 vinse le truppe che si erano asserragliate nella fortezza di Ancona, che aveva aderito alla Repubblica Romana.
Riconsegnò, quindi, la città al papa Pio IX.
In quella occasione il generale Windisch-Graetz apprezzò molto un piatto locale di lasagne, che gli venne offerto per festeggiare la vittoria.
Il piatto prese il suo nome, diventando in forma italianizzata e semplificata
“Vincisgrassi”.
Altri, invece, ritengono che l’episodio risalga al 1799, quando Ancona, caposaldo napoleonico, venne assediata dalle truppe austro-russe-turche guidate dal generale Alfred von Windisch-Graetz.
Costui avrebbe, poi, vinto le truppe napoleoniche asserragliate in città, guadagnandosi l’onore di una ricetta a lui dedicata.
Un’altra versione relativa ai vincisgrassi alla Maceratese porta indietro la nascita del piatto, collocandola all’incirca nel XVI secolo.
Per avvalorare questa tesi si fa riferimento ad un libro di cucina dal titolo “Il cuoco maceratese” scritto dal cuoco Antonio Nebbia e pubblicato nel 1799.
Antonio Nebbia inserisce nel suo libro un’antica ricetta della tradizione marchigiana ben nota ai suoi tempi, chiamata “princisgrass”.
Il piatto si differenziava dai vincisgrassi moderni per la presenza di tartufi e di animelle e l’assenza delle rigaglie di pollo e della besciamella.
Secondo molti studiosi del settore, i vincisgrassi sarebbero dunque la ricetta modificata ed arricchita dei princisgrass, antico piatto della tradizione marchigiana.
ALTRE RICETTE E CONSIGLI
Lascia un commento alla Ricetta Vincisgrassi
Chiedici un approfondimento su come si fa, lasciaci un messaggio e se hai provato la ricetta facci sapere come è andata.