Il Maritozzo siciliano con cioccolato è un dolce tipico della Sicilia.
Per tradizione, il maritozzo siciliano viene arricchito con gocce di cioccolato oppure con uva passa. Il maritozzo siciliano è un dolce che viene generalmente gustato a colazione o a merenda, senza tralasciare lo spuntino di metà mattino o qualsivoglia momento di golosità.
Il maritozzo è un dolce presente in varie regioni italiane.
Basti pensare al maritozzo romano (spaccato a metà e riempito di panna montata o di crema) e a quello marchigiano.
Quello siciliano consiste in una piccola pagnotta preparata con un mix di farina bianca e manitoba, lievito per dolci, olio di semi di girasole (o d’oliva leggero), vanillina, scorza di arancia o di limone, latte, uovo e zucchero.
Nell’impasto lievitato vengono, poi, incorporate le gocce di cioccolato.
Infine, i maritozzi siciliani con cioccolato vengono cotti in forno.
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INGREDIENTI PER 8-10 MARITOZZI (dipende dalle dimensioni):
Per l’impasto:
350 g di farina 00 più quella per lo spolvero
150 g di farina manitoba
1 uovo intero
100 g di zucchero
100 ml di latte
150 g di gocce di cioccolato
20 g di lievito di birra fresco
la scorza grattugiata di un’ arancia o di un limone non trattati
1 bustina di vanillina
75 ml di olio di semi di girasole
1 pizzico di sale
Per spennellare e completare:
1 tuorlo d’ uovo
zucchero a velo q.b.
Preparazione
Mettere le gocce di cioccolato nel freezer almeno 30 minuti prima del loro utilizzo.
Inserire in un mixer lo zucchero, la vanillina, la scorza di arancia, il sale e 50 g di farina, togliendo quest’ultima dalla quantità totale.
Azionare il mixer per qualche secondo.
Setacciare assieme le due farine ed unire il mix di zucchero, farina, sale e aromi.
Trasferire il composto sulla spianatoia e formare la classica fontana.
Versare il latte in un pentolino, riscaldarlo ed aggiungere il lievito sbriciolato, mescolando fino al dissolvimento del lievito.
Lasciare riposare il miscuglio per qualche minuto.
Versare poi, a poco a poco, nella cavità della fontana le uova sbattute, l’olio e il latte con il lievito, Iniziare ad impastare prima con una forchetta e, poi, a piene mani.
Lavorare velocemente, fino ad ottenere un impasto morbido, che non incolla.
Formare una palla, metterla in una ciotola, coprirla con la pellicola trasparente e lasciarla lievitare nel forno spento (ma con la luce accesa) per circa 2 ore.
Quando l’impasto sarà raddoppiato di volume, riprendere le gocce di cioccolato dal freezer.
Per non farle affondare nei maritozzi, infarinarle lievemente, in modo da rivestirle.
Metterle, poi, in un colino e setacciarle per far cadere la farina in eccesso.
A questo punto, incorporale nell’impasto, lavorandolo rapidamente per il tempo strettamente necessario per fare amalgamare le gocce di cioccolato.
Sgonfiare leggermente l’impasto e suddividerlo in pezzi delle medesime dimensioni.
Dar loro la forma di una pallina da golf.
Ricoprire una teglia con carta da forno e deporvi le palline, schiacciandole leggermente alla base.
Lasciarle nuovamente lievitare all’interno del forno spento, m con la luce accesa, per un paio d’ore o fino al raddoppio del volume.
A lievitazione completata, preriscaldare il forno a 180°C in modalità statica
Spennellare i maritozzi siciliani con il tuorlo d’uovo sbattuto assieme ad un cucchiaino d’acqua.
Metterli nel forno già caldo per 15-20 minuti o fino a quando la superficie dei dolci diventerà leggermente dorata.
A cottura ultimata, estrarre i maritozzi siciliani dal forno, trasferirli su una gratella da pasticceria e farli raffreddare.
Successivamente, spolverare di zucchero a velo i maritozzi siciliani con coccolato e servirli.
QUALCHE NOTIZIA SUL MARITOZZO
Sembra che le origini del maritozzo risalgano all’antica Roma.
A quei tempi, venivano preparate delle pagnotte arricchite con miele ed uvetta.
Varie storie circolano sull’origine del termine “maritozzo”.
Secondo una di esse, il nome “maritozzo” risalirebbe all’antica usanza romana di offrire il dolce in dono alla propria fidanzata il primo venerdì di Marzo.
La fanciulla in quell’occasione si rivolgeva al proprio fidanzato chiamandolo “maritozzo”, un vezzeggiativo canzonatorio di “marito”.
Talvolta il maritozzo nascondeva al suo interno un dono per la fidanzata, ad esempio un anello o un piccolo oggetto d’oro.
L’uso di chiamare il dolce “maritozzo” si è diffuso, poi, anche in altre regioni, come per esempio in Sicilia.
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