L’uovo è un alimento naturale, facilmente digeribile, che può essere consumato sia direttamente come ingrediente che nella composizione di numerose pietanze dolci o salate.
L’uovo più utilizzato è quello di gallina, composto da guscio, albume e tuorlo.
L’albume è ricco di acqua e di proteine complete, di altissimo valore biologico, in particolare di ovalbumina, ovotransferrina, ovomucoide, lisozima, ovomucina, globuline e flavoproteine.
Il tuorlo contiene acqua e lipidi, in particolare trigliceridi e fosfolipidi, colesterolo e acidi grassi liberi.
Nell’uovo sono presenti minerali come ferro, fosforo, magnesio, potassio, sodio e vitamine dei gruppi A, D ed E (presenti nel tuorlo) e del gruppo B (presente sia nel tuorlo che nell’albume).
L’uovo per i nutrienti in esso contenuti e per la versatilità del suo utilizzo è uno degli alimenti più consumato nel mondo.
Basti pensare che nella sola Europa, nel 2013, negli Stati membri dell’Unione europea sono stati prodotti più di 101 miliardi di uova.
È, quindi, importante, al momento dell’acquisto, rintracciare tutti gli elementi che costituiscono la storia di ciascun uovo, a partire dalla sua deposizione fino all’arrivo sulle nostre tavole.
Per questo motivo una normativa dell’Unione europea stabilisce che su ogni guscio di uovo prodotto all’interno dell’unione venga stampato un codice identificativo, chiamato anche codice di tracciabilità.
Esso permetta al consumatore di venire a conoscenza dell’intera storia di quel particolare uovo, a partire dal tipo e luogo di allevamento dal quale esso proviene.
IL CODICE IDENTIFICATIVO DELLE UOVA, LA CARTA D’IDENTITÀ
Per fare un esempio, ammettiamo che sul guscio dell’uovo sia marchiato il seguente codice identificativo:
1 IT 573 FC 001
In esso:
- 1 rappresenta la tipologia di allevamento;
- IT dichiara il paese di produzione (Italia);
- 573 rivela qual è il comune di produzione;
- FC segnala la provincia di produzione;
- 001 indica il codice che permette la rintracciabilità del nome dell’allevamento in cui la gallina ha deposto l’uovo.
Sotto tale codice o sulla confezione per legge deve essere riportata la dicitura:
ENTRO GG/MM, cioè il termine della data di conservazione dell’uovo oppure
in alternativa:
DEP. GG/MM, cioè il giorno in cui è stato deposto l’uovo.
Per chiarire ulteriormente quanto abbiamo riferito, esaminiamo il dettaglio il codice identificativo.
– Osservando la prima cifra veniamo a conoscere la tipologia di allevamento
(1).
Essa rientra in una delle seguenti quattro categorie:
- 0 = uovo da allevamento biologico, in cui le galline razzolano a terra e all’aperto in modo estensivo, cioè con una densità non superiore a 1 gallina per 10 m².
Le galline vengono nutrite con alimenti biologici di origine controllata che in taluni casi possono essere integrati fino ad un massimo del 20% con prodotti tradizionali.
Le galline vivono libere e depongono le uova all’aperto.
È questa tipologia di allevamento è la più simile a quella delle galline ruspanti. - 1 = uovo da allevamento all’aperto.
La gallina razzola liberamente all’aperto (almeno per una parte della giornata), in modo intensivo cioè con una densità di 1 gallina per 2,5 m². - 2 = uovo da allevamento a terra.
Le galline vengono allevate liberamente, però all’interno di grandi capannoni con luce artificiale, situati nelle campagne e con una densità non superiore a 7-9 animali per m².
Le galline depongono le uova per terra, sui pagliericci o nei nidi. - 3 = uovo da allevamento in gabbia (o a batteria).
Le galline vengono allevate, senza alcuna libertà di movimento, all’interno d gabbie metalliche, in capannoni illuminati da luce artificiale, con elevata densità di popolazione (fino a 25 galline per m²).
Esse depongono le uova sul pavimento della gabbia.
Esaminiamo ora nel dettaglio il codice da noi ipotizzato.
Poiché nell’esempio da noi riportato la prima cifra è 1, l’uovo in questione proviene da un allevamento all’aperto intensivo.
Esaminando in particolare anche gli altri elementi del codice identificativo apprendiamo:
- La sigla del Paese di provenienza, nel nostro caso IT = Italia;
- Il codice ISTAT del Comune di Produzione in 3 cifre.
Nel nostro esempio 573, che corrisponde al comune di Cesena. - La sigla della provincia di produzione, nel nostro caso FC (Forlì-Cesena).
- Il codice a tre cifre che identifica l’allevamento di provenienza delle uova.
Esso permette di rintracciare senza possibilità di errore l’azienda agricola di allevamento.
BUONA GIORNATA
PER CORTESIA,QUALE è IL MESSAGGIO DEL CODICE
2IT122RM450
GRAZIE
MAURIZIO IACOBUCCI
Ciao Maurizio,
2= il numero 2 sta ad indicare la tipologia di allevamento a terra
IT= paese di produzione (Italia)
122=rivela qual è il comune di produzione
RM= segnala la provincia di produzione
450= indica il codice che permette la rintracciabilità del nome dell’allevamento in cui la gallina ha deposto l’uovo.