La clorofilla è un pigmento naturale che partecipa alla fotosintesi assieme ad altri fotoricettori.
Essa permette di trasformare l’energia luminosa in energia chimica.
Inoltre, concorre alla produzione di zucchero, elemento essenziale per la sopravvivenza della pianta.
La clorofilla è la principale responsabile del colore verde dei vegetali e si può estrarre da tutte le verdure a foglia verde: spinaci, bietole, coste, indivia, rucola, cicoria, broccoli, etc.
È inoltre uno dei coloranti alimentari naturali più utilizzati in cucina.
In questo articolo ci occuperemo in particolare dell’estrazione della clorofilla dagli spinaci.
Gli spinaci sono uno degli ortaggi più consumati, soprattutto perché a giudizio popolare contengono molto ferro.
Invece, contrariamente a quanto si crede (avvalorato soprattutto dalle azioni di Braccio di ferro (Popeye), il celebre personaggio reso invincibile dal consumo di spinaci) la quantità di ferro contenuta negli spinaci non è particolarmente elevata.
Ne contengono di più, per esempio, le lenticchie, la farina di soia, i ceci, etc.
Tuttavia, l’ortaggio contiene apprezzabili quantità di vitamine (C, K, E), di acido folico, di carotenoidi (pro-vitamina A), di sali minerali e di fibre.
COME ESTRARRE LA CLOROFILLA DAGLI SPINACI
Per estrarre la clorofilla dagli spinaci occorrono:
500 g di spinaci (peso netto), una centrifuga, un pentolino, un colino, della garza, dei cubetti di ghiaccio e un barattolino a chiusura ermetica.
Qui di seguito riportiamo le fasi del processo di estrazione della clorofilla dagli spinaci.
- Per prima cosa, procedere ad un’accurata pulizia degli spinaci.
Eliminare le foglie sciupate e/o rovinate, poi lavarle accuratamente e sgrondarle. - Introdurre le foglie degli spinaci nella centrifuga e raccogliere il liquido di estrazione che è di un bel colore verde luminoso.
- Trasferire il centrifugato in un pentolino e metterlo su fuoco medio.
- Lasciarlo bollire fino a quando quasi tutta la componente liquida sarà evaporata, lasciando sul fondo del pentolino una specie di pasta verde che altro non è che la clorofilla che si è separata dall’acqua.
- Appoggiare un colino su una piccola ciotola.
- Rivestire il colino con dei fogli di garza e trasferirvi la pasta verde assieme a dei cubetti di ghiaccio.
- Filtrare il composto.
In breve tempo i cubetti di ghiaccio si scioglieranno, lasciando la parte solida, cioè la clorofilla, all’interno del colino. - Lasciare raffreddare la clorofilla, poi trasferirla in un barattolino sterilizzato a chiusura ermetica.
- Conservare l’estratto di clorofilla in frigorifero per un 1-2 giorni.
Se si desidera allungare i tempi di conservazione della clorofilla (al massimo una settimana), coprirla con olio extravergine d’oliva, che ne ritarderà l’ossidazione.
Noi, però, suggeriamo di adoperare la clorofilla appena estratta. - La clorofilla può essere utilizzata per colorare qualsiasi tipo di impasto (pane, pasta, crêpes dolci, etc.).
È infatti un ottimo colorante naturale.
QUANTA CLOROFILLA SI OTTIENE?
Con 500 g di spinaci si ottengono circa 1 cucchiaio di clorofilla.
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