La clorofilla è un pigmento naturale che partecipa alla fotosintesi assieme ad altri fotoricettori.
Essa permette di trasformare l’energia luminosa in energia chimica.
Inoltre, concorre alla produzione di zucchero, elemento essenziale per la sopravvivenza della pianta.
La clorofilla è la principale responsabile del colore verde dei vegetali e si può estrarre da tutte le verdure a foglia verde: spinaci, bietole, coste, indivia, rucola, cicoria, broccoli, etc.
È inoltre uno dei coloranti alimentari naturali più utilizzati in cucina.
In questo articolo ci occuperemo in particolare dell’estrazione della clorofilla dagli spinaci.
Gli spinaci sono uno degli ortaggi più consumati, soprattutto perché a giudizio popolare contengono molto ferro.
Invece, contrariamente a quanto si crede (avvalorato soprattutto dalle azioni di Braccio di ferro (Popeye), il celebre personaggio reso invincibile dal consumo di spinaci) la quantità di ferro contenuta negli spinaci non è particolarmente elevata.
Ne contengono di più, per esempio, le lenticchie, la farina di soia, i ceci, etc.
Tuttavia, l’ortaggio contiene apprezzabili quantità di vitamine (C, K, E), di acido folico, di carotenoidi (pro-vitamina A), di sali minerali e di fibre.
Per estrarre la clorofilla dagli spinaci occorrono:
500 g di spinaci (peso netto), una centrifuga, un pentolino, un colino, della garza, dei cubetti di ghiaccio e un barattolino a chiusura ermetica.
Qui di seguito riportiamo le fasi del processo di estrazione della clorofilla dagli spinaci.
Con 500 g di spinaci si ottengono circa 1 cucchiaio di clorofilla.
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