INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per gli involtini:
kg 1,600 di spatola.
Per la farcia:
mollica (pangrattato), prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, 4 cucchiai di pomodori pelati a pezzettoni, 30 g di mandorle tritate, 30 g di pistacchi di Bronte tritati, 500 g di olive verdi denocciolate, 30 g di pinoli, 50 g di grana e/o pecorino grattugiato, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
PREPARAZIONE
Eliminare la testa della spatola e tagliarla a pezzi di circa 10 cm.
Con un coltello ben affilato incidere un pezzo di spatola al di sopra della fila di spine.
Continuare l’incisione, proseguendo rasente la spina centrale.
Scavalcarla e proseguire fino a ricavare un filetto.
Rigirare, quindi, il pezzo di pesce e compiere la stessa operazione dall’altro lato, in modo da ricavare un altro filetto.
Eliminare le eventuali spine rimaste lateralmente.
Utilizzare lo stesso procedimento per filettare tutto il pesce.
Preparare, quindi, gli involtini.
Condire ad occhio la mollica con pezzettini d’aglio, prezzemolo tritato, un po’ di parmigiano e/o pecorino, sale e pepe.
Versare un po’ d’olio in un piatto e bagnare i filetti, dopo averli lavati ed asciugati.
Passarli, poi, nella mollica condita e metterli da parte.
Versare, quindi, qualche cucchiaio di mollica condita in una ciotola, unire il trito di mandorle e pinoli ed ammorbidire il tutto con un po’ d’olio ed il pomodoro a pezzettoni.
Amalgamare il tutto, unire il formaggio grattugiato ed aggiustare di sale e di pepe.
Tenere presente che l’impasto deve essere sufficientemente umido, in modo da evitare che la cottura renda gli involtini eccessivamente asciutti.
Adagiare, poi, i filetti sul piano di lavoro, con a vista la parte esterna del pesce (quella con la pelle, per intenderci).
Spalmare il composto sui filetti, arrotolarli ed infilarli in uno spiedo di legno (quattro o cinque involtini per ogni spiedo).
Una volta pronti tutti gli spiedini, grigliarli sulla brace o, in alternativa, su una piastra di ghisa ben calda o in forno a 200°C per 10 minuti circa o sino a doratura.
VARIANTI:
Tra un involtino e l’altro inserire fettine di arancia o di limone o foglie di limone, o foglie di alloro oppure fettine di cipolla…
NOTE E CONSIGLI
- In Sicilia il pangrattato viene chiamato “mollica”.
- La pelle della spatola è molto sottile e si può mangiare.
- Per accelerare i tempi, fare tagliare a filetti la spatola dal proprio pescivendolo di fiducia.
- Con la testa, le lische, la parte finale della coda (che non può essere filettata), aglio, prezzemolo, un pomodorino, olio, sale e pepe preparare un sughetto di spatola con il quale condire gli spaghetti.
Ricetta chiara, ben esposta e dettagliata. Speriamo di essere all’altezza nella preparazione. Da quanto ne so a Messina non si mettono pistacchi, pinoli e mandorle.