Gli ‘Nzuddi sono deliziosi biscotti Siciliani tipici delle province di Messina e di Catania.
La ricetta che vi suggeriamo è quella degli ‘Nzuddi messinesi.
Essi vengono preparati con un impasto a base di farina bianca, mandorle, zucchero, uova, strutto, scorza d’arancia candita, ammoniaca per dolci e acqua.
Gli ‘Nzuddi vengono, poi, modellati e cotti in forno fino a doratura.
La Ricetta, gli Ingredienti e i Consigli.
INGREDIENTI PER CIRCA 20 ‘NZUDDI
½ kg di farina bianca, 150 g di strutto (o burro), 225 g di zucchero, 250 g di mandorle con la buccia tostate, 3 uova intere e 3 tuorli, un pizzico di cannella, 100 g di scorza d’arancia candita, 10 g di ammoniaca per dolci, 105 ml di acqua.
Per spennellare:
1 uovo.
PREPARAZIONE
In una ciotola montare le uova ed i tuorli con lo zucchero, lo strutto, l’ammoniaca per dolci e la cannella, fino ad ottenere un composto omogeneo.
Aggiungere, quindi, l’acqua ed incorporare, a poco a poco, prima la farina e, poi, le mandorle e la scorza d’arancia sminuzzata. Lavorare accuratamente l’impasto sulla spianatoia infarinata.
Lasciare riposare l’impasto per un paio di ore.
Ricavarne, successivamente, dei biscotti di forma quadrata, leggermente schiacciata, con gli angoli arrotondati
I biscotti hanno uno spessore di circa 1 cm e una dimensione di circa 4-5 cm.
Posarli su una teglia rivestita di carta da forno, distanziandoli fra di loro.
Spennellarli con l’uovo sbattuto ed infornarli in forno preriscaldato a 180°C per circa 15 minuti o fino a quando diventeranno dorati.
NOTE E CURIOSITÀ A PROPOSITO DEGLI ‘NZUDDI
Fino a qualche decennio fa, gli “’nzuddi” venivano consumati principalmente in occasione della celebrazione dei Defunti.
A Messina, nei tempi antichi, venivano anche preparati il 3 Giugno, in occasione della festa in onore della Madonna della Lettera, patrona della città.
Oggi si possono trovare ogni giorno nelle pasticcerie messinesi e catanesi.
Inizialmente gli ‘nzuddi sono piuttosto croccanti, ma si ammorbidiscono con il passare dei giorni.
Conservarli in contenitori di latta con coperchio.
L’ORIGINE DEL NOME “NZUDDI”
I primi biscotti vennero prodotti, nei tempi antichi, nel monastero delle suore Vincenziane. Sembra accertato che, per questo motivo, il biscotto venne chiamato “‘nzuddo”, termine dialettale contratto che sta per “Vincenzo” (da Vince’nzuddo). Lo attesta anche una notizia riguardante la vita privata del compositore catanese Vincenzo Bellini, affettuosamente chiamato dalla Madre con il vezzeggiativo “’Nzuddo”.
ALTRE RICETTE E CONSIGLI
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ma lo zucchero è 225 gr su 1200gr di farina… non vengono amari.
ho letto altre ricette dove lo zucchero è di più
grazie
Ciao, lo zucchero è 225-250 g e la farina mezzo chilo. In questo modo gli nzuddi non dovrebbero venire amari.
A presto :-)