Gli Arancini alla ‘Nduja sono un prodotto di friggitoria tipico della gastronomia calabrese.
Si tratta di arancini conditi con salsa di pomodoro, ‘nduja, provola dolce e caciocavallo.
Hanno la forma di una palla di riso, più grande dei supplì, simile per aspetto ad un’arancia.
La particolarità di questi arancini calabresi consiste nella farcitura a base di ‘nduja di Spilinga, un comune in provincia di Vibo Valentia.
La ‘Nduja è un salame spalmabile, di consistenza cremosa, piccante e di ottima qualità organolettica, al quale è stata attribuita la Denominazione Comunale di Origine.
Viene realizzata con un trito finissimo di carni pregiate e grasse del maiale, alle quali viene aggiunto abbondantissimo peperoncino calabrese, sale e, talvolta, pepe.
Una volta insaccata in un budello, la ʼnduja viene prima affumicata e, poi, lasciata stagionare.
Il salame ha, pertanto, un sapore molto piccante, un profumo intenso ed un colore rosso vivo, dovuto all’abbondante presenza di peperoncino.
La ‘nduja dà all’organismo una sferzata di energia, tant’è che viene ritenuta da molti estimatori un prodotto afrodisiaco.
INGREDIENTI PER CIRCA 12 ARANCINI CON NDUJA
Per la preparazione:
500 g di riso per arancini (o vialone nano)
100 g di burro
1 uovo
1 tuorlo
200 ml di salsa al pomodoro
5 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 bustina di zafferano
circa 120 g di ‘ nduja di Spilinga
100 g di provola dolce a dadini
100 g di caciocavallo fresco a dadini
Per la pastella:
200 g di farina
300 ml di acqua fredda di frigorifero
sale
1 uovo (facoltativo)
Per la panatura:
pangrattato q.b.
Per friggere:
olio di semi di arachidi (circa 1 litro).
Preparazione
Lessare il riso in acqua leggermente salata in cui è stata sciola 1 bustina di zafferano.
Lasciarlo cuocere fino ad un paio di minuti prima del tempo indicato sulla confezione.
Scolarlo al dente ed unire il burro.
Fare raffreddare il riso allargandolo per alcune ore sul piano di lavoro o su un vassoio.
Traferirlo in una ciotola, aggiungere la salsa di pomodoro, il parmigiano grattugiato, l’uovo ed il tuorlo sbattuti.
Mescolare accuratamente.
Passare, quindi, alla realizzazione degli arancini.
Mettere in una mano un po’ di riso, formare al centro una cavità ed inserirvi un cucchiaino di ‘nduja, un paio di pezzetti di provola e qualche dadino di caciocavallo.
Coprire con altro riso e con le mani bagnate modellare l’arancino, dandogli la forma rotonda tipica di una piccola arancia.
Avere cura di compattare bene il riso con le mani bagnate, per evitare che il ripieno fuoriesca durante la cottura.
Procedere allo stesso modo fino al termine degli ingredienti.
Una volta pronti tutti gli arancini, preparare la pastella.
Setacciare la farina e versarla in una ciotola.
Insaporirla con del sale e mescolando con una frusta a mano incorporare a filo l’acqua fino ad ottenere una pastella liscia ed omogenea.
È facoltativo aggiungere un uovo intero alla pastella.
La pastella deve avere una consistenza fluida in modo da avvolgere gli arancini, restandovi attaccata durante la frittura.
Lasciare riposare la pastella, poi passare ciascun arancino nel composto, ricoprendolo perfettamente.
Rotolarlo, poi, nel pangrattato.
Una volta impanati tutti gli arancini, versare l’olio in un tegame dai bordi alti e portarlo alla temperatura di 170°C.
Friggere 2 arancini alla volta per non abbassare la temperatura.
Durante la frittura, avere l’accortezza di girare spesso gli arancini, in modo che prendano un colore dorato uniforme.
Quando gli arancini sono ben dorati, sollevarli con una schiumarola e fare sgocciolare l’olio.
Metterli via via ad asciugare su doppi fogli di carta paglia, in modo da eliminare l’olio in eccesso.
A frittura ultimata, trasferire gli arancini con la nduja su un piatto da portata e servirli ben caldi.
SUGGERIMENTI
La quantità di ‘nduja è puramente indicativa.
Dal momento che il salame è molto piccante, dipende dai gusti personali diminuire o aumentare la dose indicata in base al grado di piccantezza che si desidera ottenere.
Tenere presente che più ‘nduja si userà, più l’arancino risulterà piccante.
Noi consigliamo di inserire nell’arancino non più di ½ – 1 cucchiaino di ‘Nduja.
Infine, per tingere di rosso la panatura esterna. unire al pangrattato la quantità di concentrato di pomodoro occorrente per colorarlo.
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