Il Capone in Agrodolce è un piatto a base di pesce, condito con cipolle in agrodolce.
Queste ultime sono un condimento tipico della cucina povera siciliana.
In dialetto siciliano le cipolle in agrodolce vengono chiamate “cipuddata”, in italiano cipollata.
Questo condimento si accompagna bene a piatti a base di pesce, sia esso lesso, fritto o cotto alla brace.
Il Capone in agrodolce è molto apprezzato sia dagli amanti del pesce sia da tutti coloro che amano il gusto agrodolce, nato dal connubio tra il sapore acre dell’aceto e quello dolce dello zucchero.
Capone in Agrodolce, Ingredienti per 4 Persone
Per la pietanza:
4 filetti di pesce capone
farina di semola q.b.
olio di semi di arachide (per friggere)
Per le cipolle in agrodolce:
Preparazione
Per prima cosa, realizzare le cipolle in agrodolce.
Sbucciare le cipolle, sciacquarle, poi dividerle prima a metà e successivamente in fettine non troppo sottili.
Versare 3-4 cucchiai d’olio in una padella antiaderente.
Lasciarvi sudare le cipolle, a fuoco basso e a padella coperta, per una ventina di minuti.
Durante la cottura, aggiungere ½ bicchiere d’acqua calda e fare attenzione che le cipolle non prendano colore.
Mescolare le cipolle ad intervalli regolari e lasciarle cuocere fino a quando si saranno ben ammorbidite.
Occorreranno all’incirca 15-20 minuti.
Appena le cipolle risulteranno cotte, alzare la fiamma e lasciare asciugare l’eventuale liquido di cottura.
Indi, rosolare velocemente le cipolle, poi toglierle dal fuoco ed insaporirle di sale e di pepe.
Nel frattempo, sciogliere lo zucchero nell’aceto.
Rimettere le cipolle sul fuoco ed aggiungere il miscuglio di aceto/zucchero.
Proseguire la cottura ancora per un paio di minuti, mescolando con cura.
Mettere, poi, da parte le cipolle in agrodolce e lasciarle raffreddare a temperatura ambiente.
Passare, quindi, alla preparazione dei filetti di capone.
Sciacquarli ed asciugarli con carta assorbente da cucina.
Passarli nella farina e pressare leggermente per farla aderire.
Scaldare olio abbondante in una larga padella antiaderente.
Appena raggiungerà la temperatura ottimale, immergere i filetti di capone (preferibilmente due alla volta).
Friggerli da entrambi i lati fino a doratura.
A frittura ultimata, sollevare i filetti di capone con una schiumarola e metterli a perdere l’unto su carta assorbente da cucina.
Una volta cotti tutti i filetti di capone, insaporirli di sale, di pepe e trasferirli su un vassoio da portata.
Condire il capone con le cipolle in agrodolce e servire.
PESCE CAPONE, ALCUNE NOTE
Il pesce capone (Coriphaena hipporus), chiamato in italiano lampuga (o contaluzzo o corifena cavallina o più semplicemente corifena), è un pesce osseo pelagico appartenente alla famiglia dei Coryphaenidae.
Il Capone pesce vive in tutti gli Oceani del mondo (Atlantico, Pacifico e Indiano), sia in acque tropicali che subtropicali.
È presente nel Mar Mediterraneo.
Nei mari italiani il suo peso è inferiore a quello dei suoi simili che vivono negli Oceani.
Esso va dai 400 grammi agli 8 chilogrammi al massimo.
Il Capone ha corpo allungato, con profilo frontale arrotondato e coda fortemente forcuta.
La livrea è grigio azzurra, tendente al blu sul dorso e al giallo su fianchi e ventre.
Il pesce effettua migrazioni molto lunghe.
Si avvicina alle coste in autunno, periodo durante il quale depone le uova.
Il capone rientra nella categoria dei pesci azzurri.
Le sue carni, molto apprezzate dagli intenditori, sono ricche di proteine, di sostanze minerali (calcio, ferro, fosforo, iodio, selenio), di vitamine dei gruppi A e D.
Inoltre, il pesce capone è ricco di omega 3, acidi grassi essenziali che svolgono azione antiossidante e contribuiscono a proteggere il cuore, a migliorare la circolazione sanguigna e ad abbassare il colesterolo e la pressione sanguigna.
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