L’Insalata di Cavolo Cappuccio è una pietanza fresca e leggera, che si adatta a tutti i cibi.
È ottima come contorno per pollo fritto, carni alla brace, hamburger, pesce e patatine oppure per essere inserita all’interno di panini imbottiti con hot dog o salsicce.
La preparazione è semplice e veloce.
Si tratta di un’insalata costituita da cavolo cappuccio crudo, finemente affettato a julienne, che viene condito con olio, sale, aceto, senape ed un pizzico di zucchero che serve a dare una nota agrodolce all’insalata.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
1 cavolo cappuccio di circa 350 g, 1 cucchiaino di zucchero semolato, 1 cucchiaino di senape (facoltativo), 3 cucchiai di aceto di vino bianco (o di sidro di mele), 4-5 cucchiai di olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
PREPARAZIONE
Lavare il cavolo cappuccio ed asciugarlo tamponandolo con carta assorbente da cucina.
Eliminare le foglie esterne più rovinate e il torsolo.
Tagliare a metà il cavolo nel senso della lunghezza.
Seguendo la linea bianca del fusto, tagliare nuovamente in due parti il cavolo.
Rimuovere la parte centrale del fusto, che è di colore bianco e di consistenza legnosa.
Affettare, poi, finemente il cavolo.
Metterlo in una ciotola.
A parte, in una piccola ciotola sbattere l’olio, l’aceto, la senape, il sale, il pepe e lo zucchero.
Quest’ultimo ha la funzione di addolcire il gusto del cavolo.
Con una piccola frusta mescolare tutti gli ingredienti fino a quando lo zucchero non si sarà sciolto.
Versare l’emulsione (o vinaigrette) sul cavolo cappuccio e mescolare con cura.
Mettere in un contenitore a chiusura ermetica l’insalata di cavolo cappuccio e conservarla in frigorifero per almeno 2-3 ore, in modo da dare ai sapori la possibilità di amalgamarsi.
Prima di servire, mescolare l’insalata di cavolo cappuccio ancora una volta.
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SULL’INSALATA DI CAVOLO CAPPUCCIO
L’insalata di cavolo cappuccio è molto diffusa negli Stati Uniti, dove viene chiamata “Coleslaw” o più semplicemente “Slaw”.
Il termine significa letteralmente “insalata di cavolo”.
La ricetta fece la sua apparizione a New York attorno al 1650, quando colonizzatori olandesi fondarono un piccolo insediamento per il commercio delle pellicce, che chiamarono poi Nuova Amsterdam.
I colonizzatori olandesi portarono con loro la ricetta dell’insalata di cavolo che chiamavano “koolsla”, in cui “kool” deriva dal latino “colis”, che significa “cavolo e “sla” è un’abbreviazione olandese della parola “salade” che significa insalata.
L’insediamento, che si trovava sul luogo dove oggi è situata New York, passò agli inglesi nel 1664.
Il nome Coleslaw nacque nel XVIII secolo come anglicizzazione del termine olandese “koolsla” , che dagli anglofoni venne trasformato foneticamente in coleslaw.
Negli Stati Uniti la coleslaw viene servita come contorno classico in tutte le più grandi catene di ristorazione.
Spesso è accompagnata da patatine fritte o insalata di patate lesse.
Oltre che come contorno, negli USA la coleslaw viene utilizzata come farcia per panini.
Variamente aromatizzata, viene inserita in panini generalmente imbottiti di hamburger o di hot dog, che vengono poi riscaldati sulla piastra.
Della coleslaw esistono due preparazioni principali: la prima condita con olio ed aceto, la seconda con maionese, panna acida o latticello.
Entrambe le versioni hanno, poi, numerose varianti.
La senape ed il pepe, per esempio, sono alcuni degli ingredienti aggiuntivi della classica coleslaw, che è a base di olio di colza, aceto, sale e zucchero.
Altri aromi e spezie con i quali può venire aromatizzata la coleslaw sono una scelta tra polvere d’aglio, polvere di sedano, cipolla in polvere, paprika, etc.
Inoltre, alcune varianti prevedono che al cavolo cappuccio vengano aggiunti ingredienti freschi come peperoni, carote, cipolla, sedano, etc.
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