La Boulette Berlinese con Verdure (in lingua tedesca “Boulette mit erbse, mohren und kartoffel) è una pietanza tipica della cucina tedesca.
La Ricetta, gli Ingredienti e i Consigli.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
Per le boulette:
500 g di carne macinata di manzo, 1 uovo, 80 g di pane raffermo, latte q.b., 1 cipolla media, 1 spicchio d’aglio svestito, 1 ciuffo di prezzemolo, 1 pizzico di noce moscata, 1 cucchiaio di maggiorana, 1 cucchiaino di paprika, pangrattato q.b., sale e pepe.
Per friggere:
olio di semi di arachidi e burro.
Per accompagnare:
3 carote, 300 g di piselli già sgranati, 3 patate, 1 cipolla, 1 pomodoro pelato, 2 dadi vegetali, 1 spicchio d’aglio, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
Per completare:
4 uova, olio extravergine d’oliva, sale e pepe.
PREPARAZIONE
Sgranare i piselli e svestire lo spicchio d’aglio.
Pelare le patate, lavarle e ridurle a tocchetti.
Spuntare le carote, pelarle e tagliarle a rondelle.
Sbucciare la cipolla, lavarla e tritarla finemente.
In un tegame rosolare in un po’ d’olio la cipolla, il pomodoro sminuzzato (utilizzato per colorare) e lo spicchio d’aglio svestito.
Dopo qualche minuto, unire le patate, le carote, i piselli.
Lasciarli insaporire per qualche minuto, mescolandoli di frequente.
Aggiungere i dadi, il pepe, poi allungare con acqua (senza abbondare) e portare a bollore.
Lasciare cuocere le verdure, a fuoco basso e a tegame semicoperto, per 20-30 minuti.
A cottura ultimata, eliminare lo spicchio d’aglio e mettere le verdure da parte.
Passare, poi, alla preparazione delle Bouletten.
Sbucciare la cipolla, lavarla e tritarla molto finemente assieme allo spicchio d’aglio.
Lasciarli imbiondire per un paio di minuti in pochissimo olio, poi metterli da parte.
Sminuzzare il pane e tenerlo in ammollo per 15 minuti in un miscuglio di acqua e latte, rigirandolo di tanto in tanto.
Successivamente, scolarlo e strizzarlo.
Metterlo in una ciotola capiente ed unire la carne macinata, l’uovo, il prezzemolo tritato, la maggiorana, la noce moscata, la paprika ed il trito di aglio e cipolla.
Insaporire di sale, di pepe ed impastare accuratamente fino ad ottenere un composto omogeneo.
Poi, con le mani bagnate formare 4 polpette dalla caratteristica forma schiacciata.
Passarle nel pangrattato e lasciarle riposare per 15 minuti in frigorifero, in modo che mantengano la forma durante la cottura.
Nel frattempo scaldare dell’olio ed una noce di burro olio in una padella da forno.
Friggere le polpette a fuoco medio-alto per 3 minuti, poi rigirarle e proseguire la cottura per altri 3 minuti o fino a doratura.
Trasferire, quindi, la teglia nel forno preriscaldato a 180°C e proseguire la cottura in forno per 10 minuti.
Intanto, riscaldare le verdure.
Appena le polpette sono cotte, trasferire ciascuna Boulette in un piatto e sistemarvi accanto le verdure.
Tenere i piatti in caldo.
A parte, scaldare 3-4 cucchiai di olio in una larga padella antiaderente.
Rompervi 4 uova, distanziandole, e lasciarle cuocere per qualche minuto.
Tenere presente che a fine cottura l’albume deve essere ben rappreso ed il tuorlo deve restare fluido.
Insaporire le uova al tegamino di sale e di pepe, poi appoggiare ciascun uovo su una Boulette e servire immediatamente.
A PROPOSITO DELLA BOULETTE
La Boulette (al plurale “bouletten”) è una grossa polpetta simile per aspetto ad un hamburger molto speziato.
Nei ristoranti berlinesi viene spesso accompagnata da piselli, carote e patate a pezzi o ridotte in purea.
La ricetta da noi suggerita prevede l’aggiunta di un uovo al tegamino insaporito di sale e di pepe.
Delle “Bouletten” esistono, infatti, numerose varianti.
In Germania le “Bouletten” sono considerate un secondo piatto spesso accompagnato da un contorno a base di verdure oppure uno spuntino.
In tal caso, la “Boulette” viene insaporita con la senape e servita all’interno di un panino assieme a fettine di cetriolo o ad altre verdure.
VARIANTI:
Preparare le Bouletten con carne di maiale oppure con carni miste di maiale e vitello o manzo.
ETIMOLOGIA DELLA PAROLA “BOULETTE”
Boulette è una parola di origine francese che significa “polpetta”.
Deriva da “boule” (palla), con il suffisso diminutivo “ette”.
Secondo alcuni studiosi, la ricetta della “Boulette” o”Bulette” (e quindi il nome) venne portata in Prussia (l’attuale Germania) dagli Ugonotti, protestanti francesi di confessione calvinista, che nel XVII secolo furono cacciati dalla Francia a causa delle persecuzioni religiose da parte dei cattolici.
Infatti, il cattolico re francese Luigi XIV con l’Editto di Fontainebleau dichiarò il Protestantesimo illegale, perseguitando gli Ugonotti in maniera intollerabile.
Per questo motivo, la maggior parte degli Ugonotti migrò nelle confinanti nazioni di fede protestante: Paesi Bassi, Svizzera, Danimarca, Inghilterra e Prussia.
In quest’ultimo stato furono accolti con particolare benevolenza dal Grande Elettore Federico Guglielmo I di Brandeburgo.
Pertanto, a Berlino e precisamente nel quartiere Dorotheenstadt si stabilì una colonia numerosissima di Ugonotti.
Secondo alcuni storici, questi avvenimenti rendono plausibile il passaggio della parola francese “boulette” nella lingua tedesca.
Altri studiosi del settore contestano, però, questa tesi, affermando che il nome “boulette” giunse in Prussia all’inizio del XIX secolo al seguito dell’esercito napoleonico impegnato a combattere contro la IV coalizione formata da Inghilterra, Russia, Svezia e Prussia.
Essi ricordano che Napoleone, sconfitto l’esercito prussiano a Jena ed Auerstag, entrò a Berlino il 27 ottobre 1806.
I prussiani, dunque, avrebbero appreso il termine “Boulette” dagli invasori francesi.
NON TUTTI SANNO CHE…
Il Termine Boulette (o Bulette) viene adoperato per lo più nelle zone che si trovano nei territori tedeschi di Nord-Est.
Altrove, per indicare le polpette, in passato si utilizzavano altri termini: Fricke Delle o Fricandelle.
Quest’ultimo termine è un precursore di quelli attuali “Frikandel”, “Frikandelle” , Frikadellen” o “Frikandeller”, nomi utilizzati tutti per indicare una polpetta di forma appiattita.
Si suppone che questi termini derivino dalla parola francese “Fricandeau”, adoperata per indicare un pezzo di carne lardellato, da cuocere brasato.
Altri termini utilizzati in Germania sono “Fleischküchle” e “Fleischpflanzer”.
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